Minorenni ma già al servizio dei clan, accuse prescritte per tre giovani

 
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Gela. Erano ancora minorenni, ma secondo le accuse dei pm sarebbero già stati a disposizione dei clan locali di Cosa nostra. Il trascorrere del tempo ha contribuito alla prescrizione di tutte le accuse, mosse nei confronti di tre imputati, tutti minori al momento dei fatti. Così, è stato disposto il non doversi procedere e l’estinzione dei capi di imputazione, al centro del dibattimento. Una conclusione che ha toccato imputati, coinvolti nell’indagine “Tagli pregiati”. I giudici del tribunale minorile di Caltanissetta non hanno potuto fare altro che prendere atto dell’avvenuta prescrizione. Ai tre venivano contestati diversi reati, danneggiamenti, incendi e “cavalli di ritorno”, commessi, in base all’esito delle indagini, sempre per favorire l’organizzazione mafiosa.

Accuse che le difese, sostenute dagli avvocati Flavio Sinatra, Nicoletta Cauchi, Davide Limoncello e Cristina Alfieri, hanno messo in discussione durante l’attività istruttoria. La prescrizione ha però fatto venire meno anche l’eventuale reato associativo.

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