Morto dopo caduta in un cantiere, aperta indagine: autopsia su corpo settantatreenne

 
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Gela. E’ finito a terra mentre stava visitando un immobile, nel quale era stato avviato un cantiere privato. Dopo circa quindici giorni di coma, lunedì il settantatreenne Rocco Giarracca è deceduto. I pm della procura, però, vogliono fare chiarezza su quanto accaduto e hanno aperto un’indagine. E’ stato conferito un incarico tecnico al medico legale, che già nelle scorse ore ha effettuato l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Pare che, mentre era nell’immobile a Niscemi, sia caduto, ormai privo di sensi. Gli inquirenti cercheranno di capire se sia stato accidentale oppure causato dal cantiere. Non si esclude l’ipotesi dell’omicidio colposo. La vittima pare non lavorasse per conto dell’azienda che si occupa della ristrutturazione. Forse, era solo interessato a verificare lo stato degli interventi in atto. Attualmente, sul registro degli indagati sarebbero finiti i nominativi del proprietario dell’immobile, difeso dagli avvocati Emanuele Maganuco e Joseph Donegani, dell’architetto responsabile dei lavori, che ha dato mandato al legale Lucia Spata, e del titolare dell’azienda che sta effettuando gli interventi, difeso invece dal legale Giorgio Muccio.

Anche dall’autopsia potrebbero emergere particolari importanti per l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Ubaldo Leo. I familiari di Giarracca hanno deciso di seguire l’indagine, assistiti dall’avvocato Aurora Mogliarisi.

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