Nell’area Isaf partono i cantieri, fissata la data: basterà per rispondere alla crisi dell’indotto Eni?

 
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Gela. C’è anche una data ufficiale, quella del prossimo 11 novembre. I vertici di Eni e quelli di Syndial, infatti, sono pronti ad avviare i cantieri nell’area Isaf.

Il lungo iter autorizzativo. Un iter che si trascina da anni e che ha avuto un’accelerazione soprattutto negli scorsi mesi. Partiranno, in questo modo, non solo attività di bonifica ma anche lavori che potranno coinvolgere operai dell’indotto. I numeri non sono tali da poter accarezzare la tranquillità occupazionale ma, di certo, c’è il via libera ai cantieri, sia a livello ministeriale che sul piano regionale. Per i sindacati dei chimici e per quelli confederali è “il risultato di uno sforzo che ci ha condotti ad un vero e proprio pressing istituzionale, con l’obiettivo di accelerare i tempi per l’avvio effettivo dei lavori”. Da mesi, sia i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania, oltre ai chimici Gaetano Catania e Francesco Emiliani, spingevano affinché si concludesse l’iter autorizzativo. Una linea sostenuta, in diversi tavoli di confronto, anche dall’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Simone Siciliano. I lavori partono dopo le attività di smantellamento dell’impianto acido fosforico.   

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