“Non si amministra sui meriti degli altri”, Gnoffo: “Servono avvisi per educativa e Asacom”

 
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La forzista Nadia Gnoffo

Gela. “Facile vantarsi della riuscita di progetti dei quali ci si limita a seguire solo il decorso normale e naturale”. L’ex assessore Nadia Gnoffo, dirigente provinciale di Forza Italia, ancora una volta dimostra di non condividere affatto il modus operandi dell’amministrazione e non manca di richiamare punti importanti di quello che fu il settore assegnatole, i servizi sociali. Per Gnoffo, come ha più volte ribadito, servono trasparenza e soprattutto apertura ai giovani e ad entità che possano assicurare la massima professionalità. “Sindaco e assessori sono convinti di poter fuorviare i cittadini provando ad intestarsi cambiamenti che, certamente, non derivano da loro scelte politiche. La strategia, ormai nota – dice Gnoffo – è sempre uguale, attaccare il centrodestra per nascondere la loro totale inadeguatezza”. I progetti, più in generale, ma anche nello specifico servizi come quelli Asacom e di educativa domiciliare, non possono essere limitati a pochi né possono essere presentati come successi acquisiti. “Questo accade in ogni settore. Spesso, si registrano silenzi imbarazzanti o ancor peggio proclami inutili. Ma sono proprio i silenzi che dovrebbero far riflettere i cittadini. Mi preme evidenziare che dopo i miei solleciti, resi pubblicamente, il servizio di educativa domiciliare è stato avviato, a fine luglio, ma in totale silenzio. Capisco l’imbarazzo del sindaco che fece un’enorme gaffe raccontando il falso ovvero che l’avvio del servizio sarebbe dipeso dalla situazione finanziaria, dimostrando di fatto il totale disinteresse per le fasce più deboli – aggiunge – ma l’aspetto ancor più grave, a mio avviso, è il voler ancora una volta offrire un’opportunità solo a quei pochi soggetti o enti che conoscono queste realtà e che frequentano Palazzo di Città. Il sindaco probabilmente è convinto che i giovani vanno bene solo per riempire le piazze o le loro foto inutili. Ai cittadini, a tutti i cittadini, devono essere offerte opportunità e l’educativa domiciliare poteva esserlo per i tanti giovani che con sacrifici hanno conseguito i titoli richiesti. Anche sul servizio Asacom non posso non manifestare disapprovazione rispetto alle scelte di questa amministrazione. Non comprendo la ragione per la quale non si è provveduto all’avviso di accreditamento degli enti e delle associazioni, così da aggiornare gli elenchi e offrite l’opportunità a tutti. È inaccettabile la condotta del sindaco e dell’assessore al ramo”.

Le conclusioni dell’esponente azzurra sono piuttosto eloquenti. “Andare dietro a progetti avviati e gestiti grazie al lavoro di altri – precisa – consentirebbe anche ad un bambino di amministrare. Facciano chiarezza. Garantiscano trasparenza e piena apertura a tutti. Bisognerebbe pubblicare un nuovo avviso Asacom. Parliamo di fasce deboli e non si può andare avanti con il silenzio”.

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