Nove anni in un ospedale psichiatrico giudiziario, la famiglia cita in giudizio Ministero e procura

 
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Nove anni di ospedale psichiatrico giudiziario (opg) e una serie di conseguenze neurologiche e fisiche che stanno segnando la vita del trentaduenne Antonio La Perna.

Dopo la definitiva assoluzione dalle accuse di lesioni e tentata estorsione ai danni della nonna, il giovane ha potuto lasciare l’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, solo l’ultimo in ordine di tempo ad averlo ospitato dopo aver lasciato Gela. Adesso, però, chiederà un risarcimento per quanto subito. Attraverso il suo legale di fiducia, l’avvocato Concetta Di Stefano, il giovane e la sua famiglia citeranno sia il Ministero della giustizia sia la locale procura. In più occasioni, una serie di perizie specialistiche fecero emergere l’incompatibilità del regime detentivo negli ospedali psichiatrici giudiziari con le sue condizioni. Antonio La Perna entrò per la prima volta in un opg, pur non avendo condanne a carico, quando aveva poco più di venti anni. Tra le richieste che verranno avanzate dal legale ci sarà, in testa, quella di un risarcimento dei danni patiti dal giovane che, oggi, è tornato a vivere con il padre Salvatore e con la sua compagna, tutti residenti in Veneto. L’unico nodo ancora da sciogliere è stato risolto, ovvero quello del tribunale da individuare per la presentazione del ricorso, dato che la vicenda di Antonio La Perna si è dipanata lungo diversi ospedali psichiatrici giudiziari della penisola. Il legale che assiste la famiglia ha deciso di depositare l’ampia documentazione sui tavoli dei giudici civili del tribunale locale. Antonio La Perna ha subito conseguenze neurologiche gravi anche dalla continua somministrazione di psicofarmaci, pratica assai diffusa negli opg italiani. Intanto, il padre del giovane ha già provveduto a trasmettere nuova documentazione medica al legale che li assiste. Antonio La Perna, infatti, verrà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico destinato all’estrazione di tutti i denti, rimasti danneggiati dopo gli anni trascorsi tra gli ospedali psichiatrici giudiziari. Saranno i giudici civili del tribunale a fissare la data per la trattazione del caso.

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