Nuovo cda Ipab “Aldisio”, Greco: “Legalità ha prevalso sugli interessi di pochi privati”

 
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Greco e il commissario Casano nel corso di un sopralluogo nei cantieri avviati nella struttura

Gela. Il consolidamento di un interesse della collettività che ha prevalso su logiche privatistiche. Il sindaco Lucio Greco, che in queste ore preferisce non toccare gli aspetti di strategia politica in vista della seduta di lunedì sulla sfiducia, ha invece fortemente voluto che l’Ipab “Aldisio” ritornasse sotto pieno controllo pubblico. Oggi, il commissario regionale Carmelo Casano ha consegnato la gestione della storica struttura al nuovo consiglio di amministrazione, presieduto dall’avvocato Carmelo Brentino. Il cda è completato dal cavaliere Salvatore Palmeri, dall’avvocato Antonio Pizzardi e dal dottor Patrick Marcello Giarrizzo. Il primo cittadino è certo che la scelta, forte, di fare chiarezza su quello che era intanto avvenuto nel controllo dell’Ipab, gli sia costato molto, anche politicamente. I pm della procura condussero un’inchiesta che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio e alla fissazione dell’udienza preliminare, anche per due esponenti di Fratelli d’Italia, l’ex consigliere comunale Sandra Bennici e l’attuale consigliere Salvatore Scerra (che hanno sempre escluso anomalie o irregolarità). “Oggi si è insediato il nuovo Cda dell’Ipab “Antonietta Aldisio”. A tutti i componenti auguro un buon lavoro, sicuro che sapranno difendere e garantire gli interessi della parte più debole della nostra comunità. Sono orgoglioso di aver saputo tutelare, pagando anche costi politici molto alti, una struttura pubblica che, per il ruolo svolto e per quello che continuerà a svolgere – dice Greco – rappresenta un esempio di umanità e un presidio di legalità”. Un tema sul quale, nel tempo, il sindaco ha più volte insistito, anche nel dibattito politico. “Non so per altri – aggiunge – ma quella di oggi, per me, è una giornata importante, in quanto la difesa degli interessi della povera gente, lavoratori compresi, ha avuto la meglio su molti e poco limpidi interessi privati”.

L’attenzione degli investigatori si concentrò sull’affidamento di strutture e servizi della casa di riposo ad una società privata e l’inchiesta ebbe come punto di riferimento l’allora presidente del cda, don Tandurella, a sua volta coinvolto nell’inchiesta giudiziaria. Greco sostenne il ritorno al pieno controllo pubblico, già quando si insediò il primo commissario nominato dalla Regione, Giuseppe Lucisano.

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