Occupato un alloggio ad Albani Roccella, assolta una giovane: “Mio marito disse che era nostro”

 
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Gela. Sarebbe stata all’oscuro di quello che intanto stava accadendo all’interno di un’abitazione popolare di Albani Roccella. “Non sapevo che mio marito aveva forzato l’ingresso”. Così, è arrivata l’assoluzione per una giovanissima. Era accusata di aver occupato abusivamente l’alloggio. Difesa dagli avvocati Giuseppe Cascino e Francesco Minardi, è riuscita a dimostrare in aula che ad organizzare l’incursione nell’appartamento era stato solo il marito. “Mi contattò telefonicamente – ha spiegato – dicendomi di raggiungerlo ad Albani Roccella perché, finalmente, ci avevano concesso un alloggio popolare. Solo dopo essere entrata nell’appartamento, mi accorsi di un vetro rotto e capii che mio marito aveva forzato l’ingresso. Io non ne sapevo nulla”. Come ribadito dai legali di difesa, l’imputata non avrebbe avuto alcuna conoscenza delle intenzioni del coniuge. Il giudice Antonio Fiorenza ha accolto le richieste, pronunciando l’assoluzione.

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