Parte l’impianto Forsu, dai rifiuti il bio olio per i carburanti di Eni: “Verrà valorizzata anche l’acqua”

 
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Gela. Una capacità di almeno settecento chili al giorno di rifiuti solidi urbani che possono essere trasformati in bio olio, da utilizzare nella produzione di carburanti sostenibili. E’ questo il progetto dietro all’impianto Forsu che Syndial, del gruppo Eni, ha avviato nel sito locale proprio nelle ultime ore. La tecnologia è quella waste to fuel che consente di attivare un processo che in natura richiederebbe milioni di anni prima di produrre effetti. “Le attività svolte dall’impianto di Gela permetteranno a Eni – si legge in una nota della multinazionale – di acquisire le informazioni necessarie per la progettazione dei nuovi impianti. Il pilota di Gela ha una capacità produttiva di bio olio stimata in circa 70 chilogrammi al giorno e viene alimentato con 700 chili al giorno di rifiuti organici forniti dalla società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti Srr di Ragusa”.

Nel ciclo produttivo finisce anche l’acqua. “Il suo utilizzo genera come sottoprodotto una risorsa preziosa e sempre più scarsa come l’acqua – si legge ancora nella nota – impiegabile per usi industriali e civili. Il rifiuto umido viene infatti valorizzato non solo tramite la produzione di bio olio e bio metano ma anche con il recupero e il trattamento del suo contenuto di acqua, pari a circa il 70 per cento”.

3 Commenti

  1. Con l’immondizia ce l’avete fatta finire, Gela sarà la discarica d’immondizzia piu grande della sicilia se non del sud, grazie a tutti, A GELA SI DEVE SVILUPPARE IL TURISMO, ce la potete fare con l’immondizzia a sviluppare turismo e agricoltura.

  2. Bello abbiamo aspettato più di quattro anni per questa bio più tutti i posti di lavoro persi più una città in ginocchio per cosa 70 chili di lavorato al giorno. Ma quando a firmato il sindaco per avviare il protocollo a letto bene

  3. Qualsiasi industria pulita che ben venga. Questo produce 70 lì al giorno di biocarburante ma solo perche’ dovrebbe essere un prototipo. Bisogna ampliarlo e produrre. La spazzatura la produciamo e per forza di cose dobbiamo trattarla, ma bruciarla non vogliamo ne vogliamo trasformarla ed allora cosa ne facciamo chiedo a coloro che la producono?? Forse alla gelese la dovremmo buttare lontano da casa nostra è vicino a alle case degli altri come fa il 50 per cento di quelli che non fanno la differenziata!!’!!!!!

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