Passa il Pef, ok dall’aula: centrodestra, “offese le istituzioni”

 
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Gela. Ci sono le condizioni per trattare il Piano economico finanziario del nuovo servizio rifiuti. Alla seconda chiamata del presidente del civico consesso Salvatore Sammito, i consiglieri di centrodestra, entrati in aula, hanno subito sollevato eccezioni di illegittimità della convocazione. E’ stato chiesto un parere al segretario generale Carolina Ferro. Secondo i consiglieri di centrodestra, non ci sono le condizioni dell’urgenza e la doppia convocazione per il Pef e per la mozione di sfiducia limita il diritto al dibattito. Per il segretario Ferro, essendoci una scadenza imminente della proroga del servizio rifiuti è ammissibile trattare il piano in seduta straordinaria.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Pierpaolo Grisanti ha esposto tutte le ragioni indicate nella comunicazione inoltrata alla presidenza del consiglio comunale. L’altro meloniano Salvatore Scerra ha parlato invece di istituzioni “offese”. “Il segretario generale non può entrare nel dibattito politico – ha proseguito Scerra – sarà nostra prerogativa scoprire le ragioni di questa urgenza perchè la conferenza Stato-Regioni è stata chiara e prevede una scadenza del Pef a fine maggio”. Il centrodestra, dopo l’intervento di Scerra, ha lasciato l’aula. I pro-Greco sono riusciti comunque ad approvare il Pef e le tariffe Tari. Tutti i consiglieri a sostegno del sindaco si sono espressi favorevolmente insieme ai civici di ‘Una Buona Idea”. Si sono astenuti, pur rimanendo in aula, i progressisti Virginia Farruggia e Alessandra Ascia e il dem Gaetano Orlando.

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