Pd, “buone impressioni da M5s e civici”: allarme su poteri forti e progetti, “mai con Cuffaro e Lombardo”

 
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I dirigenti dem durante un'assemblea

Gela. Un partito “che continua ad esserci confrontandosi e parlando dei temi”. I dem sono tornati a rivedersi ufficialmente, con l’assemblea convocata dal commissario Giuseppe Arancio. Ancora una volta, in scia alla prima direzione allargata, i democratici hanno cercato anzitutto di tessere la tela di ciò che dovrà essere il partito, soprattutto con la scadenza delle amministrative del prossimo anno. Lo zoccolo duro non ha mancato l’appuntamento. C’erano i dirigenti, il consigliere comunale Gaetano Orlando e gli esponenti che stanno sostenendo il cammino del commissario Arancio, Giuseppe Fava e Francesco Di Dio. Il presidente provinciale Massimo Arena ha chiamato tutti a mantenere il punto e “ad essere chiari nelle scelte”. Arancio ha rilanciato la piattaforma programmatica: da una sanità cittadina finalmente degna agli investimenti che passano dai finanziamenti e ancora il turismo con la meta della bandiera blu, l’agricoltura che può ritornare attraverso il ciclo delle acque reflue e il no netto a qualsiasi filiera industriale dei rifiuti. Fava ha confermato che il lavoro è in corso e ha voluto richiamare il primato “dell’umiltà che deve prevalere sull’interesse personale”, anzitutto tra le fila del partito cittadino. Arancio non ha nascosto di aver avuto “ottime impressioni” al termine di un primo round di incontri che l’ha condotto al tavolo con i grillini del Movimento cinquestelle e con i civici di “Una Buona Idea”. Inevitabile notare l’assenza di quelli che sono stati fino a qualche mese fa i vertici del gruppo locale. Anche questa volta, non hanno partecipato l’ex segretario Guido Siragusa e Licia Abela (ex vicesegretario e tra i principali sostenitori dell’area Schlein). A questo punto, sembra abbastanza assodato che la strada dei “critici” possa dipanarsi in altre direzioni non necessariamente convergenti con quelle dell’attuale Pd. I presenti non sono sembrati per nulla turbati quanto invece impegnati a cercare di sviluppare un percorso ancora solo all’inizio. I dem non intendono più rinunciare a rivendicare ciò che hanno fatto per la città e i progetti che furono varati e realizzati. Il dissesto del Comune preoccupa e non poco. Una situazione che comporterà di fatto un blocco quasi totale di ogni iniziativa che non sia assolutamente necessaria. Il presidente Arena l’ha voluto riferire sulla base di quanto già verificatosi in altri centri della provincia, a partire da Niscemi. La riconversione industriale, invece, è un capitolo che deve essere sviluppato ulteriormente. Esponenti storici del partito, come l’ex parlamentare Ars Lillo Speziale e lo stesso Fava, hanno rimarcato la necessità che il progetto di decommissioning degli impianti ormai fermi debba essere completato. Il richiamo non è mancato ad un tema sensibile come gli incassi comunali. “In circa un ventennio, dalle royalties estrattive, sulla base di una normativa allora voluta da me – ha spiegato Speziale – il Comune ha potuto introitare non meno di 212 milioni di euro. Oggi, però, si dichiara il dissesto. La grande mangiatoia è quella degli espropri”. La prospettiva politica sembra “un’unità progressista” alla quale il commissario Arancio guarda con molta attenzione. Al momento, non sembra possibile darla come già costruita. I contatti ci sono ma vanno sviluppati. “Mai con cuffariani e lombardiani”, ha voluto dire con determinazione l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani.

Tra gli altri aspetti, compresa l’urgenza di un’inversione di rotta su una sanità al collasso a causa del centrodestra, ha lanciato quasi un monito. “Attenzione all’emergere, prepotente, di poteri forti che mettono radici a livello locale con nomine di peso nella sanità, nelle partecipate o nelle Ati”, ha riferito. L’attenzione è stata posta sulla recente richiesta sindacale di rivedere il bando per la selezione del nuovo direttore generale dell’Assemblea territoriale idrica, retta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Il sospetto è che sia stato pubblicato con l’obiettivo di una scelta quasi già predefinita.

L’allarme continua ad essere rosso sui finanziamenti. In settimana, all’assise civica, il tema è stato approfondito e le criticità non mancano. “L’agenzia per la coesione territoriale – è intervenuto Arena – ha già attivato un alert su almeno il sessanta per cento dei progetti Pnrr del Comune, per inosservanze e scadenze non rispettate”. Era atteso infine l’intervento del componente della direzione nazionale Peppe Di Cristina che però si è visto costretto a tardare per ragioni di lavoro e per un rientro in città che non gli ha permesso di esserci nel corso del dibattito. Il Pd cerca di rimettere insieme i pezzi che più pesano e di ricostruire un rapporto con la città. Dal candidato a sindaco e fino allo scacchiere delle alleanze, tanti punti rimangono da sviluppare e con l’ala “critica” che potrebbe optare per percorsi differenti.

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