Pef e Tari, pro-Greco ancora senza i numeri necessari: opposizione lascia l’aula

 
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Gela. La maggioranza non riesce a venirne a capo. Anche questa sera, niente numeri per approvare il piano economico finanziario e il provvedimento sulle tariffe Tari. Da settimane, i pro-Greco cercano di arrivare alla conclusione di un sentiero che si sta rivelando fin troppo ostico. Alla votazione, chiamata dal presidente di turno Salvatore Scerra, solo undici consiglieri hanno dato riscontro. L’opposizione, ad eccezione della grillina Virginia Farruggia e dello stesso Scerra (presidente di turno), ha nuovamente lasciato l’aula, dopo la discussione sui contenuti del Pef. Il consigliere di “Liberamente” Vincenzo Casciana ha ribadito la sua posizione, “senza numeri il principio del buon governo suggerisce di chiudere definitivamente l’esperienza amministrativa”, ha detto. Sullo stesso fronte, nessuno ha fatto passare sotto silenzio le parole, dure, del sindaco Greco, che la scorsa settimana ha tuonato verso il drappello politicamente avverso, tacciandolo di “non essere responsabile”. L’avvocato l’ha confermato durante il suo intervento, anche questa sera. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli e quello di Forza Italia Rosario Trainito hanno richiamato l’opposizione, spiegando che è anche “loro dovere amministrare”. “Sono stati eletti per questo motivo”, è stato detto. La maggioranza ha rimarcato che “il Pef non è un atto politico”. Il leghista Emanuele Alabiso, oltre a chiedere nuove indicazioni sui contenuti del piano economico finanziario, ha sottolineato che “la maggioranza non c’è”. Più di qualche assenza, infatti, si è notata proprio tra i banchi dei pro-Greco, con numeri che non assicurano affatto l’autosufficienza.

Il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti ha ufficializzato il parere negativo, nonostante l’assessore Terenziano Di Stefano, il sindaco e il dirigente Alberto Depetreo abbiano più volte ribadito che si tratta di “una presa d’atto”. L’esponente di “Una Buona idea” Rosario Faraci ha premuto su un altro tasto, la necessità di un dibattito sul Pef ma soprattutto sui servizi che in città non vengono effettuati, nonostante siano previsti nel capitolato d’appalto. In aula, si tornerà domani ma la maggioranza dovrà arrivare ad almeno dieci consiglieri, se vorrà approvare gli atti, senza contare sull’opposizione.

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