Porto, slitta firma accordo attuativo: Greco, “solo rinvio tecnico, FdI eviti campagna elettorale”

 
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Greco e l'assessore regionale Aricò durante un tavolo sul porto rifugio

Gela. Slitta di un mese la firma sull’Accordo attuativo per il ripristino funzionale e il potenziamento del porto rifugio. L’incontro di questa mattina a Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, si è rivelato interlocutorio. La volontà rimane la stessa, ovvero quella di un intervento strutturale complessivo che vedrà coinvolta non solo l’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale ma anche altri attori, compresi la Regione Siciliana e il Ministero per le Infrastrutture, con un finanziamento complessivo che potrebbe aggirarsi attorno ai 38 milioni di euro. Alla trasferta palermitana hanno partecipato il sindaco Lucio Greco, l’assessore Salvatore Incardona edil presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Si tratta di un rinvio puramente tecnico poiché si è in attesa di ricevere dall’Ispra i risultati aggiornati della caratterizzazione delle sabbie. Considerato che i sedimenti hanno validità triennale, si è reso necessario aggiornare le analisi sulla caratterizzazione con una nuova campagna di prelievi. Per fare tutto questo è stato finanziato il piano di campionamento campagna di aggiornamento classificazione dei sedimenti marini del fondale del porto rifugio, propedeutico alla rielaborazione del progetto di dragaggio per un importo di 780 mila euro, già anticipato dalla Protezione Civile Regionale. La firma sugli accordi attuativi del “Protocollo d’intesa per l’area di Gela” prevede che Eni fornirà un contributo economico di 5.383.000,00 euro per il ripristino funzionale dell’infrastruttura. A sottoscrivere il documento saranno l’assessore regionale alle infrastrutture, Alessandro Aricò, il dirigente generale della Protezione Civile, Salvatore Cocina, il sindaco Lucio Greco e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare, Pasqualino Monti. In rappresentanza dell’Eni, Manfredi Giusto; per Enimed, invece, Alina Pomar; per Raffineria, Walter Rizzi. I lavori, che saranno gestiti dall’Autorità di sistema della Sicilia occidentale, riguardano principalmente le attività di dragaggio per eliminare l’insabbiamento.

“Ci rivedremo tra un mese – ha detto il sindaco Lucio Greco di ritorno da Palermo – il rinvio è stato necessario ma il progetto sarà realizzato. Fa specie leggere che la firma è stata già apposta. Capisco la frenesia di anticipare una notizia prima ancora che avvenga l’incontro ma inviterei i rappresentanti di Fratelli d’Italia ad essere più cauti poiché non è stata apposta alcuna firma sull’accordo come invece è stato dichiarato dal gruppo FdI. Spero che seguano l’iter senza farsi trascinare da una anticipata campagna elettorale, già avviata da alcuni consiglieri comunali del partito. Come sindaco mi preme solo ripristinare il porto, da troppo tempo insabbiato”.

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