Pozzi neri e rifiuti d’ogni genere, una bomba ecologica senza bonifica FOTO

 
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Gela. Doveva essere una discarica da bonificare, si è trasformata in una bomba ecologica dimenticata da tutti. Un’area a ridosso dell’ex Asi di contrada Brucazzi, un tempo utilizzata come vera e propria discarica

da una società oramai fallita, continua ad assorbire di tutto. Come se non fossero sufficienti le due enormi pozze nere, colme d’idrocarburi, man mano si aggiungono rifiuti d’ogni tipo. Ci sono gli scarti della produzione agricola e centinaia di copertoni.
Ci sono resti d’automobili e vecchi elettrodomestici. Ci sono vasche d’amianto e abiti d’ogni genere. Tutto a pochi passi dai pozzi d’idrocarburi.
Nelle ultime settimane, le recinzioni collocate da chi continua a gestire la curatela fallimentare dell’azienda, un tempo titolare della discarica, sono state sradicate e, così, è stato facile sversare senza troppi complimenti.
“Da anni – spiega il presidente della sezione locale di Legambiente Pietro Lorefice – abbiamo segnalato quest’area. La procedura di bonifica spetta ai funzionari della regione. Passano gli anni ma tutto è fermo”.
Di recente, nuove foto della zona sono state depositate sui tavoli dei magistrati della procura e su quelli dei militari della capitaneria di porto. Un avvocato ha documentato l’attuale stato dei luoghi, rivolgendosi proprio ai magistrati della procura.
Come se non bastasse, l’intera zona è spesso meta di greggi fatti pascolare da pastori decisamente poco avveduti. Tutto sotto la luce del sole mentre si continua a sversare. Vi mostriamo le immagini da noi realizzate lungo i terreni presi d’assalto.



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