Pretendevano la restituzione dai dipendenti delle somme in busta paga, due esercenti ai domiciliari

 
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Caltanissetta. La Squadra Mobile della Questura di Caltanissetta, nel corso delle indagini preliminari, ha eseguito due misure cautelari personali emesse dal gip, su richiesta della Procura della Repubblica nissena. Le indagate sono sospettate di aver commesso il reato di estorsione e tentata estorsione ai danni di più dipendenti di un’attività commerciale da loro gestita. Un’ex dipendente, qualche mese fa, presso la Squadra Mobile denunciava di aver subito una tentata estorsione da parte delle titolari. In particolar modo, il giovane riferiva agli investigatori che, dopo un periodo di lavoro in nero, a seguito di un controllo ispettivo, era stato “regolarizzato” ma, immediatamente dopo aveva ricevuto la richiesta della restituzione di parte del denaro, risultante dalla busta paga, a lui consegnato a mezzo bonifico bancario. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico delle due titolari dell’attività commerciale, le quali avrebbero, in più occasioni, effettuato bonifici per l’importo corrispondente a quello previsto in busta paga per la specifica mansione dei dipendenti, per poi richiedere la restituzione, in contanti, di parte del compenso. In questo modo, le indagate si sarebbero avvantaggiate delle prestazioni lavorative dei loro dipendenti versando un corrispettivo per un importo inferiore a quello previsto dai contratti di lavoro. Alcuni dipendenti, ascoltati presso gli Uffici della Squadra Mobile, avrebbero accettato le condizioni imposte per il timore del licenziamento.

Altri dipendenti, invece, si sarebbero opposti alle richieste e, per questo motivo, sarebbero stati allontanati. Il gip, valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla polizia, ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica emettendo le due misure cautelari per la datrici di lavoro. La Squadra Mobile questa mattina ha dato esecuzione all’ordine della Procura della Repubblica di procedere all’esecuzione delle misure cautelari, sottoponendo agli arresti domiciliari le due indagate.

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