Progressisti al tavolo con il sindaco: “Solo per garbo istituzionale, basta appelli vuoti”

 
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La presentazione dello scorso anno di "Unità progressista"

Gela. I progressisti la loro decisione l’hanno già maturata. Con la mozione di sfiducia che la prossima settimana sarà in aula consiliare, il voto dei tre consiglieri di “Unità progressista” sarà a favore della fine anticipata dell’esperienza amministrativa del sindaco Lucio Greco. Questa sera, comunque, i consiglieri Virginia Farruggia, Paola Giudice e Alessandra Ascia, saranno alla riunione indetta dal sindaco. Anche in questo caso si fa riferimento al “rispetto istituzionale”. “Per esclusivo garbo istituzionale stasera saremo presenti all’incontro richiesto dal sindaco”, dicono. Per il resto, la loro è una bocciatura politica e amministrativa. In un momento così difficile per l’ente comunale, dal sindaco si attendono qualcosa di più rispetto “all’ennesimo appello vuoto rivolto a presunte responsabilità da mostrare”. Per grillini, esponenti di “Rinnova” e per il consigliere di sinistra Paola Giudice, “le responsabilità sullo stato della città sono evidenti”. Ancora una volta chiamano in causa un’amministrazione che non ha avuto la capacità di imporsi attuando il proprio programma.

“In quest’ottica e, ripetiamo, per mera educazione istituzionale – aggiungono – che il nostro ruolo impone, ci siederemo oggi ad ascoltare ciò che il sindaco vorrà comunicare alla città attraverso le forze del civico consesso”. I tre consiglieri non fanno alcun riferimento ad un possibile termine in più da dare alla giunta, almeno per gli atti finanziari e per i correttivi, né ad eventuali intese con i dem che possano “depotenziare” la mozione. In aula, salvo cambi di rotta, sosterranno la sfiducia.

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