Gela. Non c’è neanche la certezza che si voti, eppure c’è un clima da campagna elettorale. C’è anche la provincia nissena tra quelle che potrebbero andare al voto la prossima primavera. Al voto forse il 6 e 7 maggio. L’eventuale ballottaggio è fissato per il 20 e 21 maggio.
I partiti sono già in fibrillazione e sono iniziate le prime riunioni. Di tempo in fin dei conti non ce ne è moltissimo, due mesi abbondanti.
Non è un mistero che nel Partito democratico si punti alle Primarie, a meno che il candidato non venga deciso in maniera unanime dal partito (opzione quasi utopistica). Ed allora è pronto al confronto con i suoi elettori Enrico Vella, attuale consigliere comunale. L’esperienza non gli manca. Da giovane è stato nel consiglio universitario ed in politica ha rivestito la carica di assessore con la giunta Crocetta. Vella sarebbe sostenuto dai fedelissimi di Crocetta, anche se nel tempo si è creato un gruppo solido all’interno del consiglio comunale. Se il consigliere non nasconde le sue velleità, lavora sotto traccia e non conferma invece le sue ambizioni Ignazio Giudice, attuale segretario della Fillea Cgil, figlio del consigliere Rocco. Sarebbe gradito all’area Speziale, un po’ meno probabilmente a quella Donegani, che dopo aver espresso il sindaco non starà sicuramente alla finestra, lasciando spazio ai suoi colleghi deputati di partito.
In silenzio si è già mosso il presidente uscente Pino Federico. Nel Movimento per l’autonomia si profila però un derby in casa tra due assessori della giunta Fasulo: Fortunato Ferracane e Giuseppe D’Aleo. Entrambi amici di Federico, che non intende scontentare nessuno. E il centrodestra? Difficile capire cosa farà il Pdl, che in Consiglio comunale ha perso uno dei due rappresentanti e all’esterno non ha forza. Futuro e Libertà a sorpresa potrebbe candidare Lucio Greco, attuale coordinatore. Sarebbe un buon test in vista delle nazionali e delle prossime regionali.
