“Proverò la mia innocenza”, scarcerato il maestro Timpanelli

 
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Gela. Quaranta giorni dopo il suo arresto il Gip del tribunale ha scarcerato Domenico Timpanelli. E’ stato accolto il ricorso dei legali Rocco Fasciana e Vincenzo Ricotta, con il parere favorevole del pubblico ministero Silvia Benetti.

Timpanelli era stato ammanettato dalla Guardia di Finanza. Nella sua auto i finanzieri trovarono mezzo chilo di hashish e 5 di cocaina. I finanzieri trovarono e sequestrato 68 monete di bronzo di probabile epoca romano-imperiale. 

Il 25 maggio scorso Timpanelli ha chiesto ed ottenuto di essere interrogato dal sostituto procuratore Benetti. Dopo l’interrogatorio è stato lo stesso pm a chiedere al Gip la scarcerazione dell’indagato, che si trovava da circa due settimane ai domiciliari.  Le indagini però vanno avanti. Timpanelli è convinto di poter dimostrare la sua innocenza pur davanti a prove gravissime.

Sin dal momento del suo arresto ha continuato a ripetere di essere vittima di una trappola. La decisione del giudice apre una nuova fase delle indagini, che non sono affatto concluse.  Altro particolare curioso. Appena due giorni prima dell’arresto aveva partecipato ad un’asta giudiziaria, comprando per appena 500 euro il 7 per cento delle azioni di una emittente televisiva locale. 

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