Quanto costano i rifiuti? Guerra di numeri in aula sulla Tari: “La giunta mente!” e arriva un altro rinvio

 
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Gela. In aula consiliare volano i numeri e saranno necessarie almeno altre ventiquattr’ore per capire se arriverà il sì alla Tari aumentata.
Tanti no alla Tari aumentata. I no, almeno per il momento, staccano, e di molto, gli eventuali favorevoli. Tutto il gruppo di centro sinistra, Un’Altra Gela, Reset, Forza Italia e, addirittura, almeno tre esponenti a cinquestelle sembrano essere contrari all’atto così come arrivato in aula. Non pare una casualità, quindi, che i consiglieri del Movimento 5 stelle Virginia Farruggia e Simone Morgana non si siano neanche presentati in aula. A chiedere che si passasse direttamente alla trattazione del punto sulla Tari è stato proprio il grillino Vincenzo Giudice. Da quel momento, è partito il fuoco di sbarramento del centro sinistra. Oggetto del contendere, le tariffe aumentate fino ad oltre il cinquanta percento e i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. “L’amministrazione comunale – ha subito incalzato il capogruppo Pd Giuseppe Ventura – mente sui dati della differenziata e sui costi del servizio. Non è assolutamente vero che le tariffe vanno aumentate perchè il costo del servizio, per quest’anno, sarà superiore a quello dell’anno precedente. I costi sono sostanzialmente uguali. Le percentuali della raccolta differenziata, durante l’amministrazione Fasulo, venivano continuamente monitorati. Sono loro che vogliono fare i furbi. E’ solo grazie all’amministrazione Fasulo se l’impianto di compostaggio, fermo da anni, entrerà a regime”. Verifiche proprio sui numeri sono state chieste ai tecnici presenti in aula, ovvero i dirigenti Patrizia Zanone e Alberto Depetro. Il costo stimato per la copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, compresa la differenziata, si dovrebbe aggirare, anche per l’anno in coro, intorno ai 9 milioni e 700 mila euro. “Sostanzialmente in linea con i costi dello scorso anno”, ha precisato il dirigente Alberto Depetro. Allora, perchè aumentare le tariffe della Tari che dovrà essere pagata dai cittadini? “Qualche stella – ha attaccato il democratico Salvatore Gallo – sta iniziando a cadere”. E’ andato oltre l’esponente del Polo Civico Guido Siragusa. “Ad Augusta – ha detto – la giunta a cinquestelle è riuscita a ridurre la Tari del 30% mentre voi l’aumentate. Nel piano finanziario che avete presentato ci sono tante incongruenze. Non vi state accorgendo che nessuno dei gruppi politici in aula voterà quest’atto così come lo avete presentato”. Il grillino Angelo Amato, invece, ha chiesto chiarimenti soprattutto sul piano dei servizi aggiuntivi, già fatturati lo scorso anno in favore della Tekra. “I dati presentati dalla precedente amministrazione – è intervenuto – sono veramente molto strani. Lo scorso dicembre, la quota della raccolta dei rifiuti solidi urbani sarebbe diminuita rispetto al mese precedente. E’ mai possibile che la raccolta dei rifiuti si riduca durante il periodo natalizio? Mi pare assurdo”. Non hanno nascosto perplessità, soprattutto sull’effettiva copertura dei servizi aggiuntivi come lo spazzamento delle strade, sia Luigi Di Dio di Reset sia il capogruppo di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino. “La città è sempre più sporca – ha detto pure Salvatore Scerra di Forza Italia – e il sindaco non si trova più. Non è neanche presente in aula. Piuttosto che aumentare le tariffe Tari, l’amministrazione comunale dovrebbe pensare ad abbattere sprechi come gli stipendi della segretaria del sindaco o quello che verrà destinato al giornalista ancora da scegliere”. Fortemente critica con le posizioni dei cinquestelle è stata la vice presidente del consiglio comunale, esponente del Megafono, Maria Pingo.

L’emendamento proposto da Cirignotta. A questo punto, la soluzione potrebbe arrivare da un emendamento già preannunciato dal consigliere comunale del Pd Vicenzo Cirignotta. “Nel piano finanziario – ha detto – bisogna solo aumentare la percentuale alla voce del recupero di produttività. I dirigenti hanno già detto che in base ai dati a loro disposizione il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti si appresta a ridursi per l’anno prossimo. Per questo motivo, le tariffe potrebbero essere diminuite già quest’anno, in vista dei dati favorevoli preventivati per il 2016. In questo modo, si potrà compensare senza pesare sui cittadini”. Molto scettico è parso il vice sindaco Simone Siciliano che ha nuovamente ribadito come gli aumenti della Tari siano “il frutto della passata gestione amministrativa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. La sua giunta, quindi, si sarebbe trovata nell’impossibilità di poter dire no agli aumenti. “Se qualcuno ha numero diversi sulla differenziata, che ribadisco ha percentuali molto più basse di quelle indicate dalla precedente amministrazione – ha replicato – li porti in procura. La giunta che ci ha preceduti non è stata in grado di approvare neanche un adeguato piano d’intervento”. La seduta è stata rinviata a questa sera: saranno i dirigenti a dare il loro verdetto sulla proposta d’emendamento avanzata dal consigliere Vincenzo Cirignotta e sposata da buona parte dell’aula. E se la Tari aumentata non dovesse passare? In questo caso, potrebbero essere mantenute le tariffe attualmente vigenti.

La procura della Corte dei conti “bussa” alla porta del Comune. Mentre in aula si battagliava sulla Tari, la procura della Corte dei conti regionale si è fatta nuovamente sentire a Palazzo di Città. I magistrati contabili chiedono di dare immediata attuazione alle misure di aggiustamento imposte negli scorsi mesi e relative al rendiconto 2013, finito sotto la lente d’ingradimento della procura palermitana.

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