Rimpasto, socialisti perplessi: “Abbiamo vinto le elezioni, l’Udc con chi stava?”

 
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Gela. Da oggi il sindaco tornerà ad incontrare i rappresentanti della maggioranza per concordare le modalità di rilancio della sua giunta. Da venerdì pomeriggio le deleghe assessoriali sono state congelate.

Gli assessori rimangono in carica e continueranno a prestare la loro attività fino a quando il sindaco non deciderà se avviare il rimpasto preteso da mesi da pezzi della maggioranza. L’ex Mpa, oggi Mps, appare critico nei confronti di una crisi aperta su spinta dello stesso Pd e adesso dell’Udc. Pino Federico ha incontrato il sindaco Angelo Fasulo venerdì mattina. Gli ha chiesto di chiarire all’interno del suo partito la posizione e comunicare poi quali sono le conseguenze. Non si è parlato di cambio di assessori anche se gli attacchi soprattutto al vice sindaco e assessore ai Servizi sociali, Fortunato Ferracane, non sono mancati in tutti questi mesi. Anche su Giuseppe D’Aleo gli strali di pezzi del Pd sono stati continui.

L’anello debole di questa catena è ritenuto da molti l’assessore alla Cultura Marina La Boria, unico esponente in giunta che non è stato eletto. Anche su questo aspetto però l’analisi non può essere superficiale. La Boria rappresenta invece l’area socialista e la lista Donegani, che ha appoggiato il sindaco Fasulo alle comunali. Ecco perchè Piero Lo Nigro appare scettico. “Se la logica è quella del “levati tu chi mi ci metto iu” non sono d’accordo – dice – Non temo assolutamente per la nostra rappresentanza. Noi le elezioni le abbiamo vinte con questa coalizione, perchè allora garantire chi non ha partecipato? (riferimento chiaro all’Udc) Se l’azzeramento serve per fare una riflessione siamo concordi, altrimenti è un tipo di politica che non ci interessa”. Salvatore Gallo di Scelta civica va controcorrente. “Non serve a niente il rimpasto – ammette – Anche se ha fatto poco questa giunta si è mossa. Il sindaco dovrebbe invece stringere i rapporti con l’Eni e garantirsi qualche finanziamento strutturale, non di effimero”. Se il rimpasto si ridurrà al solo cambio della La Boria con una quota rosa dell’Udc o dell’Api, (circola il nome di Romina Morselli o in alternativa di Giuseppe Robilatte) allora siamo alla solita politica che maschera gli interessi di bottega con il rilancio dell’azione amministrativa.

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