Ringhiera nel vuoto sulla SS 626, 10 anni fa il crollo lungo il viadotto “Geremia II”

 
0
Il cedimento di una ringhiera su uno dei viadotti che caratterizzano la ss626 nel tratto compreso tra Falconara e Butera.

Butera. Preoccupa, e non poco, il cedimento della ringhiera di uno dei viadotti che caratterizzano la strada statale 626, Gela-Caltanissetta, teatro del crollo al km 48 di una campata del viadotto “Geremia II” avvenuto il 21 maggio 2009. In quella occasione rimasero coinvolte una donna, un taxista e un carabiniere che solo per una fortuita coincidenza scamparono al cedimento della sede stradale da un’altezza di 70 metri.

A riaccendere i riflettori sulla strada statale, in un particolare momento storico di fragilità delle infrastrutture di tutta la nazione costata la vita a troppi automobilisti innocenti, sono don Aldo Contraffatto e Ivan Squadrito.

Secondo il parroco di Butera, che ha postato una foto del viadotto in questione, bisogna “attenzionare meglio la Gela-Caltanissetta – scrive sui social, parlando di – avvallamenti e qualche smottamento con caduta o cedimento di anti-vento in prossimità del famoso ponte Geremia, crollato anni fa. Meglio prevenire”.

Sul crollo della campata del viadotto “Geremia II”, lo scorso aprile, a dieci anni di distanza, il tribunale di Gela aveva condannato solo una persona, l’ingegnere Francesco Lombardo, direttore dei lavori per conto dell’Anas. Era stato il giudice monocratico Tiziana Landoni ad infliggere una condanna a due anni di reclusione, con pena sospesa, per disastro colposo e lesioni colpose. Gli studi evidenziarono un difetto delle fondazioni dei piloni che posano su un sottosuolo argilloso. La struttura era stata inaugurata appena tre anni prima del cedimento. “Ieri – incalza Ivan Squadrito – mentre passeggiavo in compagnia di don Aldo Contraffatto e un amico, abbiamo notato la ringhiera sospesa in aria. Una situazione allarmante che ci ha riportati al crollo di dieci anni fa. Ci chiediamo se possiamo continuare a stare tranquilli nel percorrere questa importante strada statale”. Dopo il cedimento la ss626, nel tratto compreso tra Gela e Butera, rimase chiuso fino al luglio 2012 evidenziando, successivamente, dislivelli anomali del manto stradale teatro di incidenti, spesso mortali. La scorsa estate, ad agosto, dopo la segnalazione di vigili del fuoco e carabinieri, i tecnici tornarono a lavoro con un intervento straordinario a seguito del parziale cedimento di un giunto stradale. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here