Ripresa la raccolta rifiuti, salta in alcuni quartieri il conferimento della plastica

 
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Lucisano ha preso il testimone da Panebianco

Gela. Dopo l’ordinanza firmata nel pomeriggio di ieri la raccolta rifiuti è ripresa in tutta la città. Sono scomparsi quasi tutti i cumuli e da ieri sera sono stati ritirati i sacchetti contenenti i rifiuti indifferenziati, l’organico e l’umido. Oggi era il turno della plastica ma in molti quartieri non è stata ritirata e probabilmente, salvo nuove comunicazioni, sarà eliminata sabato. Domani toccherà a carta e vetro.

Da oggi riapre la discarica di contrada Timpazzo. E’ il risultato dell’incontro convocato dal dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Salvo Cocina e dal commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Caltanissetta Rosalba Panvini.

Attorno allo stesso tavolo, nella sede dell’ex Provincia nissena, i rappresentanti dell’Arpa, della Società di gestione dei rifiuti Caltanissetta Sud, del Genio civile, della discarica e i sindaci dei Comuni di Gela, Niscemi, Mazzarino e Butera.

Alla base della riapertura c’è la modifica del parere espresso dall’Arpa, che aveva condizionato l’operatività del sito allo spostamento al coperto dell’impianto mobile di Trattamento meccanico biologico. L’entrata in servizio, prevista tra poco più di due mesi, una volta completato l’iter autorizzativo, dell’impianto fisso di Tmb ha convinto l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente a rivedere la propria decisione, posticipando al 30 settembre le prescrizioni adottate in precedenza, consentendo, quindi, di fatto la ripresa delle attività.

Con la riapertura della discarica di Timpazzo, verrà inoltre riorganizzato il sistema di conferimento dei rifiuti nell’ambito della Provincia di Caltanissetta. A Gela, infatti, verranno autorizzati a scaricare tutti i Comuni del Nisseno, compreso il capoluogo, attuando, quindi, l’idea di fondo del governo Musumeci sul tema e cioè che il ciclo dei rifiuti si esaurisca nell’ambito di ogni provincia. Per i Comuni agrigentini di Porto Empedocle, Naro e Ravanusa, che utilizzavano questo sito fino alla chiusura del 15 luglio, il dipartimento regionale Acqua e rifiuti individuerà una soluzione alternativa.

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