Salviniani ancora contro, Candiani accusa i “millantatori”: Cinardi, “quella non è la vera Lega”

 
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Il senatore Stefano Candiani e il deputato Alessandro Pagano durante la presentazione del circolo

Gela. Quello leghista sta diventando un botta e risposta continuo, con il nuovo circolo coordinato da Giuseppe Spata che ha ormai ricevuto i galloni dal senatore Stefano Candiani e lo zoccolo duro che non vuol sentirne parlare. Il senatore ha scelto il gruppo presentato lo scorso venerdì e lo difende. “Esiste un codice etico che deve essere rispettato – spiega – e chi non è in regola è fuori dalla Lega, così come tutti quelli che hanno provato ad iscriversi solo per tornaconto personale o per creare scompiglio. Le reazioni scomposte di qualche scontento, che anziché rimboccarsi le maniche e lavorare per il territorio rivendica poltrone, confermano la necessità e la correttezza delle scelte fatte: c’è gente che attacca la Lega qualificandosi come militante o leghista, ma che in realtà millanta. In Sicilia abbiamo intrapreso un percorso ben preciso che è cominciato con l’apertura di circoli, aggregando persone oneste e capaci, per poi costituire una dirigenza preparata e coraggiosa, che a livello locale ha preso in mano il partito e lo sta facendo crescere, nonostante tutte le difficoltà del caso. Con le loro esternazioni questi millantatori non hanno solo offeso i propri concittadini, ma un intero partito tentando di metterne in discussione la serietà e la correttezza. Non sono queste le persone di cui la Lega ha bisogno. Felice di dare invece ai Siciliani onesti la certezza di un partito fatto da persone leali e serie”.

Tra chi contesta le scelte di Candiani e del deputato nazionale Alessandro Pagano, c’è Gianfranco Cinardi del circolo (non riconosciuto) “Rivoluzione per Gela con Matteo Salvini”. “Più che un incontro della Lega mi è parsa una presentazione di un coordinamento composto da radical-chic della sinistra dove aleggiava lo spirito di Libera di don Ciotti, stimatissimo per il suo operato ma certo non come carattere e spirito leghista – dice – una fredda e racchiusa saletta della ex chiesa di San Giovanni, riempita dai pochi componenti dei circoli di Pagano nel nisseno, qualche curioso e pochi demotivati “legattiani” dell’ultima ora. Certo è che quella presentata venerdì non è la vera Lega di Matteo Salvini, il nostro capitano e leader. Certo è che quella presentata venerdi non è la vera lega di matteo salvini, il nostro capitano e leader. Se a questo sommiamo il fatto che essendo stato delegato portavoce di altri circoli tutti assenti, non riconosciuti da questa classe leghista nissena, mi è stato rigorosamente impedito di intervenire, emerge chiaramente la libertà di espressione e democrazia che esiste nella Lega di Caltanissetta condotta dallo stalinista Pagano”.

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