“Se parli ti spezziamo le gambe!”, due romeni facevano prostituire una minore: il caso in Cassazione

 
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Gela. Condannati a tre anni di reclusione ciascuno, il loro caso verrà nuovamente trattato dai giudici della Corte di cassazione. I clienti in un appartamento del centro storico. Due giovani romeni sono accusati di aver sfruttato, facendola prostituire, una minorenne loro connazionale. La giovanissima riceveva i clienti, individuati dagli stessi imputati, all’interno di un appartamento del centro storico. E’ già stata fissata per luglio l’udienza davanti ai giudici romani. In primo grado, è stato il gup a decidere per la condanna a tre anni di reclusione ciascuno. L’appartamento venne scoperto dai carabinieri che arrestarono i due romeni. La minorenne sarebbe stata costretta con la forza, dopo essere stata portata via da Catania, dove inizialmente risiedeva. “Se parli ti spezziamo le gambe”, così l’avrebbero più volte minacciata. Fu la sorella della giovanissima ad arrivare in città e a segnalare l’intera vicenda ai carabinieri. Adesso, il legale dei due romeni, l’avvocato Carmelo Tuccio appena subentrato a rappresentarli, ha scelto d’impugnare la decisione di condanna davanti ai giudici di Cassazione.

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