“Seduta sul Pef è illegittima”, FdI scrive a Sammito e alla Regione: “Va annullata”

 
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I consiglieri Grisanti, Scerra e Casciana

Gela. “Ripristinare la legalità”. I consiglieri comunali di FdI escono allo scoperto e hanno inoltrato una nota ufficiale al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Vincenzo Casciana, Salvatore Scerra e Pierpaolo Grisanti sono convinti che la seduta fissata per martedì mattina debba essere annullata. Sammito e l’amministrazione comunale avrebbero forzato la mano, solo per consentire l’approvazione del Pef, al mattino poche ore prima della trattazione della mozione di sfiducia. I tre consiglieri spiegano che non ci sono le condizioni d’urgenza per fissare la seduta sul Pef di martedì mattina. “La convocazione oggetto di contestazione non può non ritenersi illegittima e viziata in quanto effettuata arbitrariamente con carattere d’urgenza. E difatti, per la trattazione e la consequenziale deliberazione delle proposte relative all’approvazione Pef e Tari, oggetto di convocazione contestata, non risulta esservi alcuna pendenza di termini assegnati da leggi o regolamenti tali da giustificare la convocazione del consiglio comunale con procedura d’urgenza. Vale la pena evidenziare che, invero, come a tutti noto, il termine di approvazione o modifica delle delibere riguardanti le entrate comunali, comprese quelle della Tari e Pef, è stato di recente prorogato al 31 maggio 2023”, si legge nella comunicazione inoltrata alla presidenza del consiglio. La nota è stata inviata anche all’assessorato regionale enti locali e al presidente Ars Galvagno. Gli esponenti meloniani contestano del tutto i passaggi politici e burocratici che hanno portato venerdì sera a procedere con la convocazione per martedì prossimo, dopo che la seduta, la stessa sera, si era chiusa per mancanza di numero legale. Precisano inoltre che così facendo si limita ogni possibilità di dibattito su un atto importante come il Pef ma anche sulla mozione di sfiducia, all’ordine del giorno nel pomeriggio di martedì.

“Di palmare evidenza che siffatta determinazione, stante anche l’importanza e la rilevanza politica dei punti oggetto di trattazione delle due convocazioni, si ponga in palese violazione delle prerogative dei consiglieri comunali ed, in particolare, del diritto della minoranza politica di trattare un argomento, quale quello della mozione di sfiducia al sindaco, in un contesto di buon andamento dei lavori d’aula, che, a tutta evidenza, potrebbe essere pregiudicato dalla doppia e di fatto sovrapposta calendarizzazione di due sedute di consiglio comunale”, continua la nota. Tutte ragioni che per i consiglieri di Fratelli d’Italia dimostrano che la convocazione d’urgenza per trattare il Pef non è in linea con le norme.

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