Senologia, molto da fare e registro provinciale: Di Martino, “tante donne in cura”

 
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Di Martino è intervenuto nel corso del dibattito

Caltanissetta. Qualche spiraglio in più è emerso, anche se sono tanti gli obiettivi ancora da raggiungere per avere un’unità dipartimentale di senologia pienamente completa. Diversi dati sono stati forniti nel corso di un incontro pubblico, tenutosi a Caltanissetta, organizzato dal Comitato nisseno per la Breast Unit. Oltre ai manager di Asp, sono interventi proprio gli specialisti della Breast Unit del “Vittorio Emanuele”. Giuseppe Di Martino, che coordina le attività nell’unità del nosocomio di Caposoprano, è tornato a ribadire la necessità di avere “posti letto dedicati” e, tra le altre cose, “un chirurgo plastico” e uno staff che si occupino esclusivamente della senologia e delle diverse fasi della diagnostica. “Ancora oggi – ha spiegato – i nostri corridoi sono pieni di donne che arrivano dall’intera provincia”. “Non devono esserci muri tra Caltanissetta e Gela, ma solo ponti”, ha spiegato lo specialista. I caratteri dell’uniformità, equità, accessibilità, multidisciplinarità e qualità dei servizi, potrebbero essere raggiunti, entro le scadenze fissate a livello regionale. Sono indicati nelle linee guida nazionali del 2014 e nel Percorso diagnostico terapeutico assistenziale, approvato dalla Commissione regionale, nata nel 2018 per definire il modello organizzativo della Rete regionale dei Centri di Senologia, per monitorare il funzionamento delle sedici Breast Unit siciliane. C’è forte preoccupazione da parte delle istituzioni locali, con il rischio, che per carenze organizzative e di dotazione, non si riescano a rispettare i parametri, cosa che condurrebbe al declassamento. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e l’assise civica, negli scorsi giorni, hanno scritto al management di Asp, per avere delucidazioni e dati certi.

Da quanto emerso, durante il dibattito a Caltanissetta, la Breast Unit del “Vittorio Emanuele” sarebbe in linea con il cronoprogramma trasmesso dall’Asp nissena alla Commissione regionale per definire i passaggi fondamentali che il prossimo 31 dicembre, secondo il Decreto assessoriale 240 dello scorso marzo, permetterebbero di superare il previsto monitoraggio, entrando tra i centri di riferimento della senologia sull’isola, con un’equipe multidisciplinare al completo e tutte le dotazioni previste. Però, come ha spiegato anche Di Martino, bisogna fare presto per non sprecare tutto il lavoro che quotidianamente si fa nella Breast Unit del “Vittorio Emanuele”. A breve, pare possa partire un ambulatorio al “Sant’Elia”, con le donne seguite che proseguiranno poi il ciclo di cura nel nosocomio gelese. Sembra inoltre potersi concretizzare il registro provinciale che raccoglie tutti i casi di pazienti sottoposte a cure per il tumore al seno.

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