“Sfrattati” dal cimitero Garibaldini e patrioti, Archeoclub ne invoca la tutela

 
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Nuccio Mulé

Gela. “Sfrattati dai loculi del cimitero monumentale i resti mortali di personaggi gelesi che hanno dato lustro alla città di Gela”. A lanciare l’allarme è Nuccio Mulè, presidente dell’Archeoclub d’Italia che ha inoltrato una segnalazione al sindaco Angelo Fasulo e al presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava per evitare che vengano cancellati dalla memoria della città con il trasferimento dei loro resti mortali in una ossaria comune, lo scrittore e patriota Mario Aldisio Sammito (1835 – 1902) e il garibaldino Calogero Barone (1844 – 1932).

“Sarebbe opportuno individuare questi personaggi per evitarne il trasferimento e quindi il loro oblio con un danno irreparabile alla storia e alla memoria di questa città – spiega Mulè – Reputo giusto estendere il blocco dei loculi anche ai reduci della prima guerra mondiale che sono stati fregiati dal Presidente della repubblica del titolo di cavaliere dell’ordine di Vittorio Veneto.

Tra questi, Emanuele Lo Nigro, Angelo Scozzarella, Bartolo Scrivano e Rosario Paci”.

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