“Si mise a piangere era molto scossa”, tre accusati di violenza sessuale su giovane donna

 
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Gela. Sono accusati di aver violentato una giovane donna, costretta con la forza a salire a bordo della loro auto e poi condotta in una zona isolata, a ridosso di via Dell’Acropoli. Lì, si sarebbe verificata la violenza sessuale. Tre giovani, a processo davanti al collegio penale del tribunale (presieduto dal giudice Miriam D’Amore), devono rispondere di quanto accaduto. In aula, sono stati sentiti i carabinieri intervenuti sul posto, dopo che la sorella della giovane aveva lanciato l’allarme. Per alcune ore, non sarebbe riuscita a rintracciarla. “Abbiamo notato un’auto che usciva da una strada sterrata, nei pressi di via Dell’Acropoli – ha detto uno dei carabinieri – ho notato che a bordo c’era un giovane, che già conoscevamo per precedenti fatti, e abbiamo effettuato il controllo. In auto, c’era una giovane. Aveva il volto rosso e gli occhi lucidi. Chiedeva che le venisse restituito il telefono cellulare. Abbiamo contattato la sorella, che dopo alcuni minuti ha raggiunto il posto”. Pare che la giovane, alla sorella abbia riferito di aver subito violenze, con rapporti sessuali non consenzienti. “Nella vettura – ha proseguito il militare – non c’erano segni evidenti di violenza. Lei era molto scossa e si è messa a piangere. E’ stata poi trasferita al pronto soccorso dell’ospedale per gli accertamenti”. I militari hanno risposto alle domande del pm Mario Calabrese. I legali di difesa, invece, hanno cercato di valutare alcuni aspetti della ricostruzione fornita dai testimoni.

Escludono che ci siano stati abusi sulla giovane e ritengono che possano emergere delle contraddizioni, legate a quanto accaduto quella sera di cinque anni fa. L’istruttoria dibattimentale va verso la conclusione e alla prossima udienza potrebbero arrivare le richieste formulate dal pubblico ministero. I tre imputati sono difesi dai legali Calogero Giardina e Mariella Giordano.

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