“Sia un cambiamento vero, basta solite proposte”, Alario: “Pd e civici? Hanno governato la città”

 
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Giampaolo Alario

Gela. Nell’area progressista non mancano incontri e valutazioni in atto, nel tentativo di mettere insieme un quadro complessivo che possa fare da sostegno ad un progetto per le prossime amministrative. “Rinnova”, movimento civico che in consiglio comunale scelse di aderire all’intergruppo “Unità progressista”, potrebbe avere un ruolo non di secondo piano. I dirigenti hanno praticamente definito la lista da presentare. Sulle alleanze, invece, pongono una condizione quasi esclusiva. “Serve un cambiamento radicale. Non possiamo confrontarci con chi ha già governato la città dimostrando di non aver maturato risultati – dice il medico Giampaolo Alario tra i fondatori del gruppo – tutti si intestano iniziative e leggi ma di concreto la città non ha visto nulla. E’ distrutta, non giriamoci troppo intorno. Per questa ragione, non ci interessano confronti con chi magari ha in testa solo la candidatura a sindaco senza anteporla ad un vero progetto. Non ci si siede ad un tavolo, iniziando da “io sono candidato”. Servono idee e progetti”. I dirigenti di “Rinnova” continuano ad avere interlocuzioni con i grillini del Movimento cinquestelle. “Avremo un incontro anche nel fine settimana – prosegue Alario – abbiamo buoni rapporti con Italia Viva. Pd e “Una Buona Idea”? Onestamente, non so cosa vogliano fare. Non dimentichiamoci che hanno governato la città e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Forse, ora, hanno cambiato prospettiva. Non so dire. Non abbiamo avuto incontri. Di certo, c’è bisogno di chiarezza da pare di tutti. Donegani è candidato? Ma per il Pd oppure per il laboratorio “PeR”? Non si comprende bene”. Per Alario e per il gruppo di “Rinnova”, le priorità passano dagli investimenti e dalla sanità. “Il continuo attacco verso un ospedale che viene quotidianamente delegittimato – aggiunge – non aiuta affatto. La sanità locale può migliorare solo con le proposte da attuare. Sul piano degli investimenti, bisogna fare tanto e fortunatamente Eni sta rispettando le previsioni. Ma chiaramente bisogna andare oltre e coinvolgere l’intero tessuto locale, soprattutto senza perdere finanziamenti”. Alario preme sul tasto del “cambiamento radicale”, pure nello scenario politico.

“Devo dire che abbiamo buoni rapporti con l’ex segretario dem Guido Siragusa – precisa inoltre – se sarà disponibile ad un incontro, noi ci siamo. Ha capito che in questo Pd cittadino non c’è stato alcun cambiamento. Noi lo intuimmo già nel 2019 e siamo andati via. Inoltre, continuiamo ad avere un dialogo costante con il consigliere Paola Giudice, c’è sintonia”. Infine, Alario non trascura per nulla i prossimi scenari amministrativi. “Noto una tendenza al facile entusiasmo – conclude – sulla carta, sono tanti i potenziali candidati a sindaco. Però, va ricordato che il dissesto avrà ripercussioni gravi sulla città. Per questo motivo, la priorità deve andare ad un progetto sostenuto da persone, soprattutto giovani, che abbiamo veramente a cuore le sorti del territorio. Basta con le solite proposte che hanno ampiamente fatto il loro tempo, senza aver generato il miglioramento che promettevano”.

1 commento

  1. Mi scusi dottore Alario, non sono un politichese, ma Lei dovrebbe, proprio Lei non è stato con il PD o mi sbaglio.
    Poi, siccome segue un po’ tutti, da sinistra a destra.
    Francamente stento a comprenderla.

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