Sindaco e centrodestra vogliono l’Mpa, Lombardo: “No spartizione FdI-FI, Greco? Siamo alleati”

 
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Gela. “Un rilancio del territorio è possibile ma senza personalismi”. Rosario Caci, riferimento locale degli autonomisti, ha aperto il dibattito voluto proprio dai vertici dell’Mpa. Insieme a loro, il leader Raffaele Lombardo. “I nostri amici e gli elettori temono accordi imposti da Fratelli d’Italia e Forza Italia – ha spiegato l’ex presidente della Regione – un percorso, che per noi può essere di centrodestra e civico, si può fare ma condividendo. Non so se a Caltanissetta sia già stato definito tutto ma la spartizione tra i due partiti, FdI e FI, non può sussistere. Gli altri, allora, cosa fanno?”. Per Lombardo “Caci la connotazione da candidato ce l’ha dentro” proprio sulla scorta del suo importante curriculum medico e politico. “È stato il più votato nella nostra lista alle regionali”, ha ribadito. “Non dobbiamo dimenticare però che siamo nell’amministrazione comunale del sindaco Greco. Siamo alleati. Vedremo se ci dirà di una sua candidatura. Non intendiamo rompere questo rapporto privilegiato con il sindaco”, ha continuato l’ex governatore siciliano. Il primo cittadino e il suo gruppo hanno partecipato alla convention autonomista. Greco ha passato in rassegna “i progetti con i cantieri che partono, compreso quello per l’Orto Pasqualello”. “Le royalties Argo-Cassiopea sono state una nostra intuizione, in raffineria c’è lavoro. La crisi c’è ma ci sono spiragli. È vero, ci sono stati difetti di comunicazione. Ma non dimentichiamo che il dissesto ci ha bloccati. Abbiamo resistito durante la pandemia. La crisi finanziaria non è nostra responsabilità. Già all’inizio abbiamo salvato la Ghelas. La regola aurea è quella della continuità amministrativa, mi rivolgo al presidente Lombardo che lo sa bene. Ho fatto meno politica ma ho pensato alla città e ai tanti problemi”, ha detto l’avvocato Greco.

Probabilmente vuole fare breccia e convincere l’Mpa per un bis, allo stato ancora tutto da definire. Prima dell’avvio del dibattito Lombardo non ha escluso nulla. “Greco bis? Se vuole andare avanti non saremo noi a sottrargli il consenso. Vedremo cosa ha fatto, quali realizzazioni – ha continuato – capiremo se ci sono le condizioni. C’è anche un amico del nostro movimento, Di Stefano, non so se è già in un’alleanza di centrosinistra. Non sappiamo ancora quale sia il candidato di Fratelli d’Italia. Ci sono tante variabili”.

Il centrodestra ufficiale non molla la pista Mpa e il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera ha rimarcato la necessità che ci sia un filo comune tra il governo cittadino e quelli regionali e nazionali. “Il tavolo di centrodestra riparta dalla proposta politica provinciale”, ha indicato. L’ex Mpa Pino Federico, ammettendo di aver sbagliato nell’allontanarsi dal partito, ha però confermato che il ticket FdI-FI non può reggere. “Dobbiamo metterci intorno ad un tavolo e lavorare insieme senza pensare alle proprie candidature – ha riferito – i nostri figli non vogliono più ritornare. Questa è una sconfitta per tutti”. Giuseppe Licata, commissario Dc, ha ricalcato l’aspetto dell’unità del centrodestra, compreso l’Mpa. I cuffariani hanno già fatto capire che un accordo precostituito non può stare a sugello della coalizione. Per la Lega è intervenuto l’ex candidato a sindaco Giuseppe Spata, sconfitto al ballottaggio di cinque anni fa. La Lega ha un accordo nazionale con i lombardiani. “Ci sono sfide importanti – ha spiegato – non vorrei segnare altri percorsi rispetto a quello del centrodestra. Il civismo ha isolato il territorio. I partiti sono fondamentali per riferimenti regionali e nazionali”. Nel corso del dibattito, i lombardiani cittadini si sono espressi anche con il capogruppo all’assise civica Diego Iaglietti. Alla chiamata hanno risposto pure i rappresentanti di “Tutti insieme”, che di recente hanno espresso la candidatura del medico Gianni Incardona. In una sala con tante presenze, il consigliere del partito Valeria Caci ha annunciato l’avvio di un progetto giovanile del partito. Gli assessori Ugo Costa e Ivan Liardi hanno esposto le ragioni alla base della loro attività amministrativa. Ad ascoltarli gli attuali colleghi di giunta, Romina Morselli, Salvatore Incardona e Mariangela Faraci.

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