Subì abusi sessuali da minorenne, sì al risarcimento da mezzo milione di euro

 
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Gela. Fu vittima di abusi sessuali quando non era ancora maggiorenne. Adesso, il giudice Alessandro Laurino gli ha riconosciuto un risarcimento da mezzo milione di euro. E’ questo il contenuto del provvedimento

pronunciato dal giudice civile a conclusione di un lungo iter procedimentale avviato dagli avvocati Ivan Bellanti e Filippo Di Mauro.
Il giovane, intanto diventato maggiorenne, ha chiesto di ottenere un risarcimento per i danni fisici e morali subiti dopo quella difficile esperienza. Una richiesta che, adesso, ha trovato il riscontro positivo da parte del magistrato.
Gli abusi subiti, stando ai legali che hanno seguito l’iter, avrebbero a tal punto pesato sulla vittima da indurlo, successivamente, all’uso di sostanze stupefacenti. Il ragazzo, come stabilito da una sentenza passata in giudicato, fu preso di mira dal titolare di un esercizio commerciale che lo sottopose ad abusi sessuali. Quella vicenda, dopo l’avvio delle indagini da parte delle forze dell’ordine, è sfociata in un procedimento penale.
Non a caso, l’imputato finito davanti ai giudici è stato condannato in tutti e tre i gradi di giudizio. Si sarebbe approfittato del ragazzo che, all’epoca, aveva ancora quattordici anni. Dopo la conclusione del procedimento penale favorevole alla vittima e ai suoi avvocati, è scattata la richiesta di risarcimento danni che, in quanto tale, poteva essere riconosciuta solo dal giudice in sede civile.
Da questo punto di vista, decisiva è stata la strategia processuale organizzata dai due legali che, attraverso un dettagliato ricorso, sono riusciti a dimostrare le sofferenze fisiche e psichiche sofferte da un giovane che finì al centro delle attenzioni sessuali del commerciante, a sua volta condannato dai giudici penali. Il caso, dopo la conclusione delle indagini, fece molto discutere soprattutto per le modalità degli abusi scoperti dalle forze dell’ordine. Il ricorso portato avanti dagli avvocati è riuscito a convincere il giudice Alessandro Laurino che, almeno per quanto riguarda il procedimento di primo grado, ha detto sì alle richieste, riconoscendo il diritto al risarcimento danni.
Si tratta di un provvedimento che consentirà alla vittima di rivalersi civilmente sul commerciante. Le richieste finali si sono basate, principalmente, sulla successiva tossicodipendenza del giovane, considerata una reazione psichica a quegli atti.

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