“Nessuna colpa dei medici”, la procura chiede l’archiviazione sulla morte della prof

 
0
L'insegnante morta dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid

Gela. Secondo i pm non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino Astrazeneca,  la morte di Zelia Guzzo e colpe imputabili ai medici. A questa conclusione, in tempi strettissimi, è giunta la Procura di Gela, che ha chiesto al GIP del Tribunale l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di ignoti per il reato di omicidio colposo, originato dal decesso di Zelia Guzzo, a cui era stata somministrata il vaccino AstraZeneca l’1 marzo.

Per i magistrati non sono emersi “rilievi penali imputabili ai medici che hanno avuto in cura la paziente”. Gli esiti della consulenza medico-legale sono stati inviati, per opportuna conoscenza, all’Istituto Superiore di Sanità e all’Agenzia Italiana del Farmaco.

L’insegnante di 37 anni è morta il 24 marzo scorso. Ha lasciato il marito, anche lui docente, ed un figlio in tenerissima età. Il 12 marzo la giovane donna si era sentita male ed era stata costretta al ricovero prima in ospedale, poi d’urgenza al Sant’Elia di Caltanissetta. Condizioni rese  gravissime perché colpita da una emorragia cerebrale. Tre  settimane prima aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca così come tutti gli insegnanti della provincia. La prof non reagì ai farmaci. I medici avevano provato tamponare l’edema ma solo un miracolo avrebbe potuto salvarla.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here