Sversamento petrolio: L’Eni chiede scusa e finanzia una campagna sul turismo

 
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Gela. L’Eni si scusa e il sindaco invita ad abbassare i toni sull’incidente al “Topping 1” che ha liberato sostanze inquinanti a mare e sul fiume Gela.

Le indagini della magistratura vanno avanti e mirano a fare chiarezza. Intanto, non sarà apposto nessun divieto di balneazione anche se i commercianti temono gli effetti negativi del messaggio mediatico, rispolverando il bilancio in perdita della scorsa stagione balneare causato dalla presenza di liquami a mare scaricati dal depuratore di Macchitella. Mentre procedono gli interventi di bonifica del fiume, del mare e lungo tutto l’arenile, potrebbe essere avviata una campagna pubblicitaria per incentivare il turismo in città, finanziata dall’Eni. Lunedì, saranno divulgati gli esiti degli esami dei campionamenti effettuati, dall’Arpa e dall’Asp, poche ore dopo l’incidente al petrolchimico. Secondo il prefetto Carmine Valente, l’emergenza è finita, “Mi hanno detto che la situazione è sotto controllo – precisa Valente – Dalla prossima settimana tutti gli idrocarburi saranno eliminati. Grumi non ce ne sono più. La bonifica sarà totale – avverte – solo quando le analisi dell’Arpa saranno pubbliche e quindi definitive. Corriamo per evitare che piova facendo scivolare a mare i residui inquinanti bloccati negli argini e sugli scogli. Ha funzionato il piano di emergenza. La Raffineria ha fatto una forma di mea culpa”. “Noi non solo ci scusiamo – incalza Bernardo Casa, amministratore delegato della Raffineria – Stiamo facendo una forte analisi per fare in modo che questi eventi non accadano più”.  

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