Tagli in Elettroclima, la prefettura chiederà chiarimenti ad Eni: gli operai dell’indotto dal sindaco

 
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Gela. I funzionari della prefettura di Caltanissetta continueranno a valutare il caso dei sei licenziamenti decisi dai responsabili dell’azienda Elettroclima snc. Verifiche con Eni. Lo faranno contattando direttamente i vertici di raffineria Eni. Questo è emerso a conclusione di un tavolo di confronto avviato in prefettura alla presenza dei titolari dell’azienda elettrostrumentale e dei segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese. Dopo i licenziamenti decisi tra il personale in servizio per conto di Elettroclima srl, negli ultimi giorni sono arrivati i tagli nell’omonima snc. Attualmente, sono cinquantasei gli operai del gruppo in cassa integrazione straordinaria. I sei licenziati, invece, non erano stati ricompresi perché continuavano ad essere impiegati nel cantiere di raffineria. Senza commesse di lavoro da parte di Eni, però, l’Elettroclima snc è passata al licenziamento. I funzionari della prefettura, nelle prossime ore, dovrebbero verificare la vicenda proprio confrontandosi con i manager di raffineria: l’obiettivo è capire se ci siano spazi per eventuali commesse di lavoro da assegnare all’azienda di modo da evitare i tagli.

Gli operai dell’indotto incontreranno il sindaco. Intanto, una delegazione di operai dell’indotto ha ottenuto un incontro con il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano. Mercoledì pomeriggio, i lavoratori, senza la presenza dei sindacati, cercheranno di illustrare la loro situazione al neo primo cittadino. Si tratta di dipendenti in forza a diverse società dell’indotto Eni che, da qualche settimana, hanno deciso di agire in autonomia. Non è da escludere che possa essere ufficializzato un vero e proprio coordinamento dell’indotto. Lamentano ritardi nei pagamenti e una stagnazione che sta mettendo in ginocchio non solo le aziende ma anche le loro famiglie.

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