Tekra non farà offerte per gara “ponte”, “ci sono macroscopiche criticità nel bando”

 
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Balestrieri guiderà il cda

Gela. La gara per l’appalto da un anno del servizio rifiuti è andata deserta. Nessuna offerta è pervenuta ai tecnici della Centrale unica di committenza “Tirreno ecosviluppo 2000”. Un bando da tredici milioni di euro che, al momento, pare non interessi a nessuno. Neanche l’attuale gestore del servizio, la campana Tekra, lo ritiene appetibile da un punto di vista economico. I manager campani si tirano indietro e, allo stato, non hanno intenzione di presentare un’offerta. “Durante la disamina, condotta ad opera di professionisti esperti del settore allo scopo incaricati – fanno sapere da Tekra – della documentazione tecnica ed amministrativa allegata al bando, sono emerse delle macroscopiche criticità̀ che hanno reso, pur avendone tutta l’intenzione, impossibile la partecipazione alla procedura di gara. Consapevole di aver profuso il massimo sforzo per il raggiungimento dei comuni obiettivi e senza timore di risultare “vanaglorioso”, questo gestore può affermare che, anche grazie alla collaborazione degli enti, degli operatori ecologici e delle sigle sindacali oltre che degli utenti tutti, dei buoni risultati sono stati ottenuti specie in termini di percentuale di raccolta differenziata che in alcuni comuni ha abbondantemente superato il 75 per cento”. Sono tanti i punti deboli, almeno secondo gli imprenditori campani, che non garantirebbero un adeguato ritorno economico e la sostenibilità dei costi. Da Tekra parlano di “costo della manodopera sottostimato”. “Non si evince in alcun modo il corrispettivo, che concorre alla formazione del canone – aggiungono – per tutti gli altri smaltimenti (rifiuti urbani pericolosi, frazione verde, rifiuti ingombranti, terre da spazzamento, rifiuti dalla rimozione delle cosiddette “microdiscariche”, rifiuti dalla pulizia delle spiagge, farmaci scaduti) che, per quantitativi e costi unitari, incidono sensibilmente sui costi posti a carico dell’appaltatore”.

“La previsione di un ampio ius variandi in favore della stazione appaltante – scrivono – con facoltà di apportare modifiche unilaterali all’oggetto del contratto fino alla concorrenza del 10 per cento del corrispettivo totale e di esigere interventi straordinari (artt. 59 e 68), sempre nell’ambito della predetta variazione, introduce nel rapporto elementi di aleatorietà e viola l’art. 106 del D.Lgs. n. 50 del 2016”. Nella loro disamina, emerge anche “la commina di penali pesantissime in caso di mancato raggiungimento delle prefissate percentuali di raccolta differenziata. A tal riguardo si rammenta che il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dipende dal concorso di una pluralità di comportamenti, di cui quello relativo alla raccolta e trasporto dei rifiuti differenziati costituisce solo uno dei fattori. Il sistema della raccolta differenziata, infatti, prima ancora che sull’opera dell’appaltatore, fa perno sui comportamenti domestici degli utenti nella fase di selezione dei rifiuti”. I manager del gruppo hanno scritto a tutti i Comuni della Srr4, alla stessa società, all’Ato Cl2 e alla Centrale unica di committenza, per segnalare quelli che ritengono punti deboli del bando di gara.

1 commento

  1. Fate bene andatevene, che è meglio, le facciamo noi le pulizie in casa nostra ,offrite un servizio pessimo

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