Travolto da un mezzo pesante, la morte di Curvà: chieste verifiche su possibili responsabilità mediche

 
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Curvà fu travolto dal mezzo manovrato dal titolare dell'area

Gela. E’ stato travolto da un mezzo pesante, mentre si trovava nell’area di pertinenza di un’azienda di grani, a Ravanusa. Sulla morte dell’autotrasportatore Orazio Curvà i pm della procura di Agrigento hanno avviato un’indagine. Al momento, l’attenzione degli investigatori è concentrata sul giovane che era alla guida del mezzo. E’ l’unico indagato e l’ipotesi è di omicidio colposo. Non si sarebbe accorto della presenza del gelese. Anche gli ispettori del lavoro stanno effettuando tutti gli accertamenti e avrebbero sentito l’indagato, che risulta essere il titolare dell’azienda. Curvà sarebbe stato in attesa di caricare per poi ripartire. Il mezzo pesante l’ha travolto, causandogli gravissime ferite. I familiari vogliono avere certezze sulle cause che lo hanno condotto alla morte. Pare infatti che l’autotrasportatore sia arrivato cosciente all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, dove è stato trasferito subito dopo l’incidente.

Il legale che rappresenta la famiglia Curvà, l’avvocato Nicoletta Cauchi, avrebbe chiesto verifiche anche su eventuali responsabilità mediche. Non si esclude che fatale per l’autotrasportatore possa essere stata un’emorragia interna, forse non individuata in tempo dai sanitari licatesi. Sarebbe morto dopo circa tre ore dal suo arrivo nel nosocomio. Tutti interrogativi ai quali l’indagine dovrà dare risposte.

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