Trentotto chili di hashish per lo spaccio a Gela, Niscemi e nel ragusano: confermate le condanne

 
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Gela. Sarebbero stati un importante anello di collegamento nel traffico di droga scoperto lo scorso anno dagli agenti di polizia di Niscemi e da quelli di Gela.

Condanne confermate. Adesso, sono state confermate anche dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta le condanne nei confronti del cinquantenne Salvatore Adamo e del ventiseienne tunisino Slim Belazrag. Tre anni e quattro mesi di reclusione per entrambi. Vennero fermati a bordo di una Citroen Xsara. Nel doppio fondo della vettura, i poliziotti scoprirono circa trentotto chili di hashish. Droga che sarebbe dovuta servire alle piazze di spaccio del ragusano, di Niscemi e Gela. I giudici di appello, così, hanno confermato il verdetto emesso dal gup del tribunale di Gela. Ad impugnare le condanne sono stati i difensori dei due imputati, compreso l’avvocato Carmelo Tuccio. Secondo gli investigatori, una volta piazzata sul mercato, la droga avrebbe consentito di incassare non meno di 400 mila euro. In un procedimento parallelo, in primo grado, è stato condannato anche un altro tunisino. Lo scorso novembre, il gup del tribunale di Gela ha imposto quattro anni di reclusione a Salem Ben Gala. Sarebbe stato lui, infatti, l’anello di congiunzione tra i grossisti della droga e gli spacciatori locali. Era accusato di aver fornito il carico da cinque chili d’hashish sequestrato, nel dicembre di un anno fa, all’interno di una Nissan Micra con a bordo Simone Alario e Gianluca Cardizzone. I due vennero fermati dagli agenti di polizia del commissariato di Niscemi e da quelli di Gela lungo la statale 115. La droga, stando alle accuse, doveva essere piazzata in città.

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