Quattromila docenti contro gli esami di maturità in presenza: “Rischiosi per studenti e prof”

 
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Conta 4079 docenti iscritti, il gruppo “MATURITÀ 2020 ONLINE” afferente a RTS-Regolarità e Trasparenza nella scuola.

La vision del gruppo Facebook è la Maturità 2020 online, secondo l’espletamento a distanza dell’esame di Stato, per effetto dell’emergenza sanitaria da COVID19 scoppiata due mesi or sono.

Alla luce delle diverse e differenti proposte d’esame “in presenza”, avanzate dal Ministro Lucia Azzolina, la mission del gruppo “MATURITÀ 2020 ONLINE” è la TUTELA DELLA SALUTE di studenti, docenti, personale ata e dirigenti scolastici.

Valutata ed accertata l’elevata contagiosità del virus e, sopratutto, la difficoltà di reperire dispositivi di prevenzione nonché il mancato aggiornamento del DVR (Documento Valutazione Rischi) si deve tener conto dell’esposizione al rischio e al reale pericolo di vita per tutti.

E se esplode il contagio? È la domanda che si stanno ponendo i 4000 docenti del gruppo della “MATURITÀ 2020 ONLINE”, che dallo scorso 4 Maggio hanno intavolato il confronto democratico in digitale, sulle criticità ed i tecnicismi del DVR esistente, per la Tutela della Salute del personale della scuola.

La Prof.ssa Cecilia Fontanella, membro attivo del gruppo, ha sollevato la questione Sicurezza di tutti i lavoratori del settore scolastico che dovranno raggiungere le sedi scolastiche e permanervi sino al termine delle operazioni d’esame. L’esame “in presenza” prevede di indossare mascherina alla bocca e al naso e guanti in lattice alle mani, al primo caldo dei mesi di Giugno e Luglio, la cui temperatura media si aggira tra i 25/30 gradi, perlopiù, senza condizionatori e/o ricambi d’aria.

Lo scenario immaginato è apocalittico e surreale. “Si dovrebbe riflettere prima di pensare” riportava lo scrittore Andrea Camilleri, citando l’eretico Leonardo Sciascia.

Già, perché qualora scoppiasse il contagio, l’esame di Stato 2020 verrebbe interrotto comunque e perciò, mi domando: il gioco vale la candela?

Riflettiamoci su e che prevalga il buon senso, sopratutto quello del Ministro Azzolina.       

 Annamaria Milano (docente-giornalista e moderatrice del gruppo)

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