Ultimo saluto a Graziano, gli amici lo ricordano con un murales

 
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Gela. “Morire lo stesso giorno e celebrare il funerale per la resurrezione di Cristo è un caso raro per un credente ma è quello che è successo a Graziano” queste le parole del prete Don Angelo Grasso che ha celebrato il funerale del giovane ragazzo deceduto dopo un incidente in moto, lo scorso venerdì.

La parrocchia di San Domenico Savio era gremita, tante persone si sono riversate nel piazzale adiacente alla chiesa per dare l’ultimo saluto al centauro. Il ragazzo è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio  da parenti e amici che hanno voluto ricordarlo con un murales dipinto nel muro accanto alla chiesa che ha ospitato la cerimonia funebre.

Dolore di un addio per Graziano, il commesso che tutti ricordano sempre col sorriso e che si distingueva per la sua umiltà. Il via vai dei parenti e dei tanti amici del giovane è servito alla famiglia Greco per sentire il calore dei tanti che amavano il loro caro.

Un mesto pellegrinaggio che si è ripetuto anche ieri per accompagnare l’ultimo viaggio del ventiquattrenne, lui che di viaggi con la sua moto ne aveva sognati tanti. Gli amici, starebbero pensando di fare un ulteriore graffito in memoria di Graziano per le vie della città.

Un dolore profondo ma composto, quello della sua famiglia e della sua fidanzata, che gli ha dedicato dei pensieri che non è riuscita a palesare. A leggerli infatti è stata un’amica . Un dolore condiviso e sostenuto da una folla che era lì non solo per dire ciao a Graziano ma per testimoniare ancora una volta i suoi grandi valori.

«Da non credere», sussurrava qualcuno in mezzo alla gente. In tanti sono rimasti fuori dalla chiesa che non poteva contenere tutti per attendere l’uscita della salma, che è stata applaudita a lungo.

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