“Un traffico di droga internazionale”, accuse a Rinzivillo e complici: parlano difese

 
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Gela. Le difese proseguiranno gli interventi a fine mese, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta Santi Bologna. Le richieste di condanna avanzate dall’accusa nel giudizio abbreviato, legato all’inchiesta antimafia “Cleandro”, superano in totale i cento anni di reclusione. E’ toccato anche alla difesa del boss sessantenne Salvatore Rinzivillo esporre le proprie conclusioni. E’ accusato di essere tra gli organizzatori di un traffico di droga che avrebbe avuto come punti di riferimento la Germania e altri paesi europei, fino ad arrivare a Gela. I canali di Rinzivillo sarebbero stati alcuni agrigentini, residenti in Germania, e i suoi presunti complici Ivano Martorana e Paolo Rosa. Lo stesso Martorana, nel corso dell’udienza ha rilasciato dichiarazioni.

Il pm, ad ottobre, ha chiesto la condanna a diciotto anni di reclusione ciascuno per Rinzivillo e Ivano Martorana. Venti anni di reclusione, invece, sono stati indicati per Paolo Rosa, Salvatore Gueli e Nicola Gueli. Cinque anni e quattro mesi, infine, per Mario Cassaro. Le difese hanno illustrato uno scenario del tutto differente, respingendo le conclusioni del pm della Dda nissena Nadia Caruso. Anche l’esistenza di un traffico internazionale di droga, secondo le conclusioni dei legali, non si fonderebbe su ricostruzioni investigative certe. I legali degli imputati proseguiranno gli interventi a fine mese, prima della decisione del gup. Altri presunti complici sono invece a processo davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Non hanno scelto riti alternativi. Si tratta di Riccardo Ferracane, Giuseppe Cassaro, Vincenzo Spiteri, Gabriele Spiteri e Francesco Doddo. Tra i difensori degli imputati all’abbreviato ci sono gli avvocati Roberto Afeltra, Salvatore Pennica e Alfonso Neri.

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