Vendeva videogiochi falsi, condannata una commerciante cinese

 
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Gela. Una commerciante cinese è stata condannata a quattro mesi di reclusione con l’accusa di ricettazione. Stando ai magistrati della procura, la donna avrebbe venduto componenti per videogiochi falsi.

La denuncia venne sporta da un cliente del suo esercizio commerciale. Furono gli agenti di polizia del commissariato di via Calogero Zucchetto ad avviare le verifiche del caso. Il pubblico ministero Tiziana Di Pietro, a conclusione dell’ultima udienza, ha chiesto la condanna ad un anno e otto mesi di reclusione. Il giudice Manuela Matta ha accolto solo in parte le richieste. In base all’accusa, la commerciante avrebbe acquistato i componenti sospetti da un grossista di Catania per poi collocarli tra le bacheche del negozio. Il cliente, accortosi di alcuni difetti di funzionamento, ha prima chiesto la sostituzione per poi ottenere un secco no dall’imputata.

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