“Ventura vuole tornare al passato, con il disastro sui rifiuti”, Greco: “Non dia lezioni”

 
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Il coordinatore provinciale di Iv Giuseppe Ventura e il sindaco Lucio Greco

Gela. La frattura politica è ormai insanabile e l’addio dei renziani alla giunta si avvolge anche di tante sfumature di un passato, che riemerge ancora una volta. Il sindaco Lucio Greco sembra ribadire che all’interno di Italia Viva c’erano ormai linee differenti, anzitutto sulla vicenda rifiuti. Quindi, si congeda dall’ormai ex assessore Cristian Malluzzo, ringraziandolo “per il lavoro svolto”. Del resto, tra i due non c’erano mai state vere tensioni, pure nelle vicende del settore ambiente, compresa quella di Timpazzo. L’avvocato, invece, prende nettamente le distanze dal coordinatore provinciale, Giuseppe Ventura. “Le dimissioni si sono rese necessarie e inevitabili perché non potrei mai accettare la linea del coordinatore provinciale del suo partito, l’avvocato Giuseppe Ventura, che vorrebbe riportare la città indietro di anni, a quando, a furia di costi aggiuntivi e di una gestione discutibile del personale, si sono gettate le basi del disastro che stiamo vivendo e a cui si sta cercando, con fatica, di porre rimedio”, dice il sindaco. Una cesura totale tra le sua linea e quella “del disastro” di Ventura, che fu assessore all’ambiente nella giunta dell’allora sindaco Angelo Fasulo, quando ci fu l’avvento di Tekra (ancora oggi in proroga) e venne introdotto il sistema spinto di raccolta differenziata. “Raggirare la cittadinanza con dichiarazioni fuorvianti e prive di fondamento giuridico la dice lunga sul modo in cui è stato gestito nel passato questo servizio. Il coordinatore di Italia Viva era assessore nel periodo in cui la Tekra iniziò a svolgere il servizio in città e inaugurò la pratica dei costi per i servizi aggiuntivi, con tutte le distorsioni e le conseguenze che ancora pesano sulla città”, aggiunge Greco. Il primo cittadino è duro, come poche volte nel recente passato. Non ha per nulla condiviso la disamina di Ventura, che ha insistito sul fatto che l’atto di indirizzo del partito non determinasse costi in più per gli interventi di pulizia richiesti.

“Per pudore, quindi, dovrebbe evitare di salire in cattedra e di impartire lezioni a tecnici e professionisti del settore. La loro competenza e serietà offrono sicuramente maggiore garanzia e credibilità. Gli errori del passato dovrebbero semmai consigliargli di assumere comportamenti più sobri e responsabili. In fondo, è una questione di decoro e di rispetto verso sé stessi”, conclude il sindaco. Chiaramente, non ci sono più le condizioni per un dialogo tra il sindaco e i renziani. Greco chiude il discorso e lo fa ritornando sulla pesante eredità di passate gestioni amministrative, che ha più volte indicato come una delle cause principali delle difficoltà che si affrontano anzitutto per il servizio rifiuti, ancora oggi con gravi carenze e in proroga a Tekra.

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