Vicino al boss Madonia? Sequestrati beni per 3 milioni all’imprenditore Cammarata

 
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Gela. Fortune economiche costruite a seguito della vicinanza al gruppo del boss Madonia? Questa la linea seguita dai magistrati della Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta che hanno posto sotto sequestro beni per 3 milioni e mezzo

di euro nella disponibilità dell’imprenditore quarantaquattrenne Alberto Cammarata.
Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti di polizia. La presunta vicinanza al gruppo mafioso gli avrebbe permesso di avere una posizione di rilievo nel mercato dell’edilizia e, più nello specifico, in quello delle forniture d’inerti.
Lo scorso luglio, proprio Cammarata venne arrestato dagli agenti della squadra mobile di Caltanissetta con l’accusa di tentata estorsione per essersi affidato ad alcuni esponenti del gruppo retto dal boss Giuseppe Alferi con l’obiettivo di minacciare un ex dipendente che chiedeva il riconoscimento di quanto ancora dovutogli dal datore di lavoro.
L’operaio subì anche l’incendio della propria abitazione rurale. I giudici del riesame, però, revocarono il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Lo scorso gennaio, invece, sempre su proposta del direttore della Dia è stato sequestrato il patrimonio immobiliare ed imprenditoriale, del valore di circa 3 milioni di euro, di Francesco Cammarata, fratello di Alberto.

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