“Vittorio Emanuele cancellato dal governo regionale”, Di Paola: “Piano solo con i capoluoghi di provincia”

 
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Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola

Gela. Gli scompensi della sanità locale sono all’ordine del giorno. Mancano servizi e personale medico. Il diritto alla salute traballa vistosamente. L’ospedale “Vittorio Emanuele” è al centro di un processo di destrutturazione che preoccupa buona parte della politica. “Ora il governo regionale, con il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, di fatto decreta la chiusura del nostro ospedale – dice il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola – sopravviveranno solo i nosocomi dei capoluoghi di provincia che diventeranno aziende sanitarie. Ci saranno nuovi direttori generali. Oltre alle Asp ci saranno aziende ospedaliere che faranno riferimento ai nosocomi dei capoluoghi. Stanno ammazzando il “Vittorio Emanuele” e tutti gli ospedali periferici”. Per Di Paola, il disegno è chiaro. “L’unico interesse di questo governo è moltiplicare le poltrone per direttori generali, sanitari e amministrativi – continua – gli ospedali vengono tagliati per assicurare più incarichi di vertice”.

Ieri, i civici di “Una Buona Idea” hanno chiesto le dimissioni del manager Asp Alessandro Caltagirone e l’intervento del prefetto. Adesso, Di Paola lancia un grave allarme. “Non permetteremo che il “Vittorio Emanuele” venga cancellato come se nulla fosse. Non lo permetterò io e non lo permetterà il Movimento cinquestelle”, aggiunge. Ancora una volta, sembra che la riorganizzazione voluta dal governo regionale sia tutta incentrata sul ruolo del “Sant’Elia” di Caltanissetta, con l’ospedale di Caposoprano a fare da periferia sempre meno rilevante.

3 Commenti

  1. Vergogna. 70000 abitanti senza un ospedale degno.
    Il bello che abbiamo anche tanti medici bravi e giovani.
    Ma Caltanissetta vuole il primato. Fa lavorare i nostri medici sia a Gela che a Caltanissetta pena la sparizione dei reparti di Gela. Sappiatelo.

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