Controlli a tappeto, sequestrati droga e un fucile: questore, “cittadini collaborino”

 
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Gela. I fatti di una settimana fa, con spari e feriti, negli ultimi giorni hanno fatto partire servizi rafforzati in città, disposti anche dalla prefettura. Mercoledì e giovedì, unità del commissariato di polizia, con l’ausilio di elicottero e unità cinofile, hanno eseguito numerosi controlli finalizzati alla ricerca di armi, esplosivi e stupefacenti in alcuni quartieri, per la presenza di attività che richiamano la presenza e lo stazionamento di soggetti con precedenti, che si prestano ad attività delinquenziali. Nel corso dei servizi sono stati eseguiti tre arresti in flagranza di reato: uno per detenzione di stupefacenti, con il sequestro di 475 grammi di hashish, 43 grammi di marijuana, 0,40 grammi di cocaina e un fucile, e due per tentato furto aggravato (che abbiamo riportato nelle scorse ore). Sono stati eseguiti due ordini di carcerazione. Il primo emesso dalla procura nei confronti di un condannato che deve scontare una pena di tre anni, tre mesi e diciassette giorni di reclusione per concorso in detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. Il secondo emesso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Caltanissetta nei confronti di un condannato che deve scontare una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione per ricettazione.

Le persone identificate nel corso dei servizi di controllo del territorio sono state 324, di cui 182 gravati da pregiudizi di polizia; sono state eseguite 12 perquisizioni, controllati 147 veicoli, 49 tra arrestati e detenuti domiciliari, liberi vigilati e sorvegliati speciali, 10 possessori di armi, con ritiro cautelare di armi nei confronti di quattro di essi; controllati 4 locali pubblici e rilevate 6 sanzione amministrative e 9 infrazioni al codice della strada. I servizi proseguiranno anche nei prossimi giorni. “L’azione di prevenzione e contrasto viene svolta con costanza nell’area gelese da tutte le forze di polizia che hanno sostegno efficace e tempestivo, in caso emergano reati, da parte della procura della Repubblica che in tempi brevissimi porta a definizione i procedimenti e, quando necessario, adotta le più opportune misure cautelari. In questi anni e in questi ultimi mesi – dice il questore Ricifari – l’impegno è stato costante tanto che si può affermare, dati alla mano, che Gela è l’area più presidiata della provincia e di certo una delle più controllate del paese. I risultati in termini repressivi, che pure sono elevatissimi, si pensi che la percentuale dei responsabili di incendi denunciati e condannati è altissima e prossima al 60 per cento degli episodi, ciò che continua purtroppo a registrarsi è la quasi nulla collaborazione dei cittadini. Sono tanti gli episodi delittuosi per i quali non riceviamo alcun contributo testimoniale e poi dalle indagini emerge che dei fatti avevano diretta conoscenza e potevano testimoniare più persone. Chiediamo ancora alla gran parte onesta dei cittadini di collaborare, di considerare un dovere etico e di cittadinanza, oltre che giuridico, il farlo. In sintesi rendiamo Gela ciò che è vocata ad essere, un luogo meraviglioso per viverci e da visitare per i turisti. Aiutate la magistratura e le autorità di pubblica sicurezza ad aiutarvi”.

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