Gela. Nessun pericolo per l’impianto di telefonia mobile nel quartiere Marchitello. Arriva, infatti, anche il parere positivo dell’Arpa che zittisce ogni polemica in merito all’installazione dell’antenna della discordia.
In base ai dati raccolti dai tecnici dell’ente i valori di emissione di onde elettromagnetiche sarebbero ben al di sotto i limiti imposti dalla legge.
Non ci sarebbe, pertanto, nessun rischio per la popolazione che risiede nel quartiere. I risultati che esprimono parere favorevole all’installazione sono stati diffusi ieri mattina durante una conferenza stampa alla quale erano presenti l’assessore all’Urbanistica Giuseppe D’Aleo insieme ai referenti della società proprietaria dell’impianto. “Dobbiamo prendere atto del parere vincolante e delle verifiche effettuate dall’Arpa – afferma l’assessore D’Aleo – Non abbiamo altri elementi giuridici e legali per sconfessare la possibilità che questo impianto venga eliminato”. Alla riunione erano stati invitati già mercoledì scorso i comitati di quartiere e le associazioni ambientaliste ma hanno deciso di non essere presenti. Questi ultimi, infatti, avevano chiesto un rinvio della conferenza di servizi per permettere a un esperto nel settore di verificare le emissioni dell’antenna.
Fatta chiarezza sui limiti di emissione dell’impianto rimane comunque la massima disponibilità dell’amministrazione, ma anche del gestore, a eseguire controlli continui anche alla presenza dei comitati di quartiere. Inoltre, esiste anche la disponibilità a delocalizzare l’impianto qualora dovessero sorgere nell’aria interessata degli impianti sportivi. Il sito di Marchitello, infatti, nasce nel Piano Regolatore Generale come area adibita allo sport e alla realizzazione d’infrastrutture sportive. “Spostare l’antenna, tuttavia, oggi non è giustificabile considerando che l’area è inedificata – precisa D’Aleo – Le verifiche effettuate sui limiti d’irraggiamento, poi, non mettono in evidenza nessun rischio per la salute umana in quanto il valore massimo di emissione dell’antenna e di 0,387 w/m contro i 20 w/m previsti dalla legge come limite massimo”.
Nella foto i referenti della compagnia telefonica, Antonio Cuvato e Alessandra Quartodecimo insieme all’assessore D’Aleo.