L’inchiesta “Extra fines”, Dda produce nuovi atti sui Rinzivillo prima della requisitoria

 
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Gela. Nuovi atti prodotti dai pm della Dda di Caltanissetta, davanti al gup del tribunale nisseno, nel giudizio abbreviato scelto da diversi imputati coinvolti nell’inchiesta “Extra fines”. Sono tutti accusati di aver avuto un ruolo nel gruppo che sarebbe stato capeggiato dal presunto boss Salvatore Rinzivillo. Davanti al giudice dell’udienza preliminare c’è pure lui, appena coinvolto nel filone d’indagine ribattezzato “Extra fines 2”. Le accuse dei pm della Dda di Caltanissetta vengono contestate allo stesso Rinzivillo e a Giandomenico D’Ambra, Gaetano Massimo Gallo, Giuseppe Flavio Gallo, Filippo Giannino, Marco Lazzari, Ivano Martorana, Rolando Parigi, Aldo Pione, Rosario Pione, Alessandro Romano ed Emanuele Romano. Gli inquirenti hanno fatto luce sui presunti affari della famiglia che avrebbero spaziato in settori dell’economia locale ma spingendosi ben oltre i confini dell’isola.

I Rinzivillo inoltre avrebbero avuto la disponibilità di armi e droga. Le difese valuteranno gli atti prodotti dall’accusa e in aula si tornerà a febbraio, quando dovrebbe iniziare la requisitoria del pm. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Enia, Roberto Afeltra, Cristina Alfieri, Giuseppe D’Acquì, Rocco Guarnaccia, Giovanni Lomonaco, Michele D’Agostino, Umberto Goffi, Angelo Pacchioni, Patrizio Mercadante, Domenico Mariani, Giuseppe Minà, Francesco Maggiolini e Pierpaolo Dell’Anno. Altri coinvolti nell’indagine hanno scelto di essere giudicati dal collegio penale del tribunale di Gela con il rito ordinario.

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