Abusi sessuali sulle figlie, troppe contraddizioni nelle testimonianze? L’operaio arrestato si difende

 
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Gela. Ci sarebbero troppe contraddizioni nelle testimonianze rese dalla moglie e dalle figlie. Le violenze e gli abusi sarebbero durati per anni. Per questa ragione, la difesa dell’operaio tunisino, da anni residente in città e arrestato a fine febbraio con l’accusa di violenze sulla stessa donna e soprattutto di abusi sessuali ai danni delle figlie, ha chiesto un’attenuazione della misura cautelare impostagli dai magistrati della procura. L’avvocato Rosario Giordano lo ha fatto davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta. L’operaio, dopo l’arresto effettuato dagli agenti di polizia, si trova recluso nel carcere di Enna. Fin dal momento dell’interrogatorio di garanzia, ha cercato di contestare la gran parte delle accuse mosse. In totale, sono cinque le figlie che avrebbero dovuto patire le violenze sessuali del padre. La moglie arrivava da un precedente matrimonio. Adesso, si attende il verdetto dei giudici nisseni che valuteranno la posizione dell’operaio, arrestato dopo la denuncia sporta dalle vittime che avrebbero vissuto in uno stato di vero e proprio terrore fisico e psichico per diversi anni.  

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