Abusivi negli alloggi Iacp, stop alle forniture: “Bloccare il racket dello scasso”

 
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Gela. Stop alla fornitura di servizi essenziali negli alloggi gestiti dall’Istituto autonomo case popolari in città e occupati da famiglie non inserite nella relativa graduatoria. Una serie di missive, firmate dall’assessore

alla polizia municipale Giuseppe D’Aleo e dal comandante del corpo Giuseppe Montana, è stata spedita direttamente agli uffici di aziende come Caltaqua, Enel e Telecom, tra quelle maggiormente interessate dalle forniture.
“Stiamo passando alla fase della represione – spiega proprio l’assessore Giuseppe D’Aleo – purtroppo, è inutile nasconderlo, esiste un vero e proprio racket dello scasso degli alloggi Iacp. Io ti faccio entrare abusivamente e tu mi paghi. Il sistema è molto semplice. Per questa ragione, stiamo cercando di tagliare qualsiasi fornitura in favore di chi non riesca a dimostrare, atti alla mano, di essere il legittimo assegnatario”.
Una linea già portata avanti dall’esponente della giunta Fasulo quando si trovava ai vertici del settore comunale urbanistica. “Chi occupa abusivamente gli alloggi popolari – continua – fa un danno all’intera collettività. Il numero di famiglie inserite in graduatoria e ancora in attesa di un’assegnazione è certamente maggiore di quello degli abusivi. Bisogna tutelare il diritto di chi ha agito secondo le norme”.
Le occupazioni dei tanti alloggi dello Iacp presenti in città continuano nonostante i controlli effettuati dalle speciali squadre istituite dal corpo di polizia municipale. Il comandante Giuseppe Montana, così, ha deciso di comunicare a tutte le aziende erogatrici di servizi l’obbligo di richiedere tutta la documentazione che attesti la regolarità della posizione del cliente. La fornitura potrà essere autorizzata solo in favore degli effettivi assegnatari. “Solo in questo modo – dice ancora l’assessore D’Aleo – possiamo scoraggiare chi cerca la via più breve per avere un alloggio. Inoltre, stiamo cercando di debellare, anche se è veramente molto difficile, l’intero meccanismo che sta alla base degli scassi. Si tratta di un sistema ben organizzato”.
Il numero di denunce già sporte verso occupanti abusivi dagli agenti di polizia municipale non si discosta, allo stato attuale, dalla media registrata lo scorso anno. Il bisogno di una casa spinge ancora diverse famiglie a tentare la soluzione dell’occupazione.
Da qualche mese, le norme governative in materia si sono fatte molto più stringenti, tanto da prevedere proprio il blocco di qualsiasi fornitura, dal servizio idrico a quello dell’energia elettrica. Il sospetto, in realtà già confermato da alcune inchieste condotte dai magistrati della procura, riguarda proprio l’esistenza di una o più organizzazioni interessate a controllare le occupazioni degli appartamenti Iacp, dietro il pagamento di laute somme di denaro.

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