Agroverde, ultima chiamata: Italiano chiamato a fornire il nome del general contractor

 
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Gela. Ultima chiamata per il progetto Agroverde che con un investimento da 250 milioni di euro dovrebbe realizzare un parco ortoserricolo-fotovoltaico da 80 Megawatt. Nei prossimi giorni (non oltre il 30 giugno), il presidente della cooperativa, Stefano Italiano, che ha ottenuto, due anni fa, il parere favorevole rilasciato dal Dipartimento regionale Energia, nel corso di una conferenza di servizi, sarà chiamato ad ufficializzare il general contractor, l’avvenuto accordo finanziario e le scadenze di completamento dell’importante progetto che a regime dovrebbe garantire mille posti di lavoro. Ad affermarlo era stato lo stesso Italiano, alla vigilia del silenzio elettorale in vista del ballottaggio che ha consentito a Domenico Messinese, esponente del Movimento 5 Stelle, di diventare sindaco, surclassando l’uscente Angelo Fasulo in quota Pd, Megafono, Pdr e altre due liste civiche. L’annuncio era stato fatto tra le quattro mura della cooperativa Agroverde, alla presenza di numerosi consociati e del presidente della regione Rosario Crocetta, lo stesso che pochi giorni prima, in una convention politica al teatro comunale Eschilo, alla presenza di Beppe Lumia e dell’assessore all’Istruzione, Mariella Lobello, era tornato ad accendere i riflettori sul blocco dei lavori del progetto del parco ortoserricolo-fotovoltaico Agroverde. “Il governo regionale ed il Comune hanno fatto tutto quello che era previsto – aveva detto Crocetta – Bisogna fare chiarezza sugli investimenti e capire se esistono investitori privati pronti a mettere i loro soldi. Non si può ingannare la gente ne tantomeno prendere in giro le istituzioni. I vertici della cooperativa Agroverde continuano a sostenere che ci sono gli investitori, ma mantengono il loro anonimato. Se non ci sono prospettive, lo si dica chiaramente. In tal caso saremo noi a prendere in mano il progetto e a riconvertirlo. I proprietari di quelle aree espropriate vogliono delle certezze che noi vogliamo dargli. Se non arrivano in tempo tutte le garanzie saremo pronti a revocare le autorizzazioni e prendere in mano il progetto per avviare un processo di riconversione”. La replica del presidente dell’Agroverde non si era fatta attendere. Cosi, alla presenza di Crocetta, dieci giorni fa, aveva ringraziato il consiglio comunale e il sindaco per la fiducia accordatagli, prima di annunciare che “è stato impegnativo conquistarci la fiducia degli imprenditori, ogni criticità è stata passata al vaglio sotto una lente di ingrandimento. I detrattori dicono che noi non abbiamo investito nulla. Voglio aggiornare i presenti sullo stato dell’arte – precisa Italiano – Gli accordi con le imprese per la cessione delle produzioni sono stati fatti e per tutta la durata dell’ammortamento sono già definiti. A giorni verrà sottoscritto l’impegno per l’investimento a lungo termine. Abbiamo individuato il general contractor con un accordo bancario. Abbiamo motivo di credere che la sottoscrizione avverrà entro il 30 giugno”.

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