Gela calcio, un futuro pieno di incognite: Ferraro alla Nissa e Brucculeri lasciato libero

 
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Gela. Quella che doveva essere la settimana della programmazione si è trasformata, invece, in un periodo pieno di dubbi e amari addii. In casa Gela Calcio diciamolo subito non si respira una bella atmosfera. Chiusi a riccio, le uniche notizie trapelano da altri fonti e tutto ciò non fa che aumentare l’apprensione tra i tifosi della squadra biancazzurra che dopo la conquista dell’Eccellenza magari sognavano un’estate ricca di colpi di mercato e l’arrivo, quindi, di grandi giocatori. Il primo a lasciare a malincuore la società di via Venezia è stato Pietro Cutaia che ha sfogato tutta la sua amarezza tramite il social network Facebook. Una decisione, quella presa dalla dirigenza gelese che “onestamente mi ha spiazzato – ha scritto l’oramai ex centrocampista del Gela – la società non mi ha voluto riconfermare. Seppur deluso, non posso negarvi quanto bene mi sia trovato. Volevo ancora una volta ringraziare i miei compagni, i tifosi e tutte quelle persone che a Gela mi hanno voluto bene”. Parole che hanno lasciato spiazzato non solo uno dei protagonisti della conquista della massima competizione regionale ma anche gli stessi sostenitori del Gela rimasti amareggiati dalla non riconferma di uno dei leader del gruppo biancazzurro. Una partenza alla quale è seguita quella del direttore sportivo Massimo Ferraro il quale ha sposato in pieno il progetto dello Sport Club Nissa che punta al ripescaggio in Promozione e che sempre attraverso canali diversi da quelli dello stesso Gela ha dichiarato di essere “ felice di questa scelta e non vedo l’ora di cominciare. Riconosco il peso della maglia biancoscudata e per questo pretenderò da tutti gli atleti il massimo impegno e rispetto per questi colori per me molto importanti. Quando mi ha contattato Natale Ferrante per propormi l’incarico non ho avuto dubbi ed ho sposato da subito il progetto”.  Fin qui le parole rilasciate dal direttore sportivo sul sito di quella che è la sua nuova società.  E siamo a due partenze. Il terzo addio, questa volta secondo i rumors cittadini, dovrebbe essere quello del condottiero, ovvero del tecnico Totò Brucculeri. Un addio, questo, inaspettato e che metterebbe ulteriormente in evidenza la luce fosca che in questo momento illumina la sponda calcistica biancazzurra. Una situazione, insomma, indecifrabile da chi dall’esterno si aspettava magari segnali diversi e più incoraggianti. Tutto ciò dovrebbe essere l’amaro epilogo di un contesto di certo ben più complicato e serio: ovvero l’attuale stato di sofferenza in cui versa l’azienda del presidente Angelo Tuccio, con operai senza stipendio da due mesi e in protesta davanti ai cancelli della raffineria. Due mondi diversi ma che in questo caso coincidono perfettamente. Se il main sponsor del club biancazzurro è in sofferenza, tutto ciò non può che riflettersi nel modo di fare calcio in una città che oltre al suo partner più grande ha solo qualche piccolo sponsor e nulla più. Un momento già vissuto ai tempi della Lega Pro e di cui già conosciamo l’amaro epilogo. Non rimane che aspettare ancora qualche giorno in attesa che qualche segnale positivo arrivi da parte della società con la speranza che tutto si risolva per il bene soprattutto di tanti padri di famiglia e poi del calcio locale.

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